Cantine e Osterie in Alto Adige

IN ALTO ADIGE, A SORSEGGIARE IL VENTO E SENTIRE L’HEIMAT.
TRA VINI, CANTINE E OSTERIE

Di Fabrizio Provera

L’às mai sentù ‘l šaór del vènt de istà
qoànche ‘l te vìs’cia i làori screpolàdi
e ‘l lasa dent ‘mprendù, ‘n la boca sùta,
profumi de fiorùm che è giust seslà?
Ma ti, l’às mai sentù ‘l saór del vènt
tastando pian en fior pogià a la lengua?
lasando che i pensieri i se smamìsia
e qoel profumo fòrt te fés sgolàr.
Ma ti, l’às mai sagià ‘l saór del vènt?

Se non hai sentito né assaggiato il sapore del vento, allora non puoi andare in Trentino Alto Adige. Non puoi fare scorribande enoiche e gastronomiche, come noi- novelli ispettori senza ispettorato di Basket Kitchen- facciamo da almeno 10 anni.

Ce ne abbiam messo di tempo, ma alla fine ci siamo riusciti. Il vento l’abbiamo assaporato, il suo sapore l’abbiamo deglutito con voluttà. Ed è stato dolce, intenso. Carezzevole, nonostante fosse a prima vista austero, come le gonne o le sottane che levi di malagrazia o malavoglia, ma che poi si rivelano le più procaci e foriere di gioia. Le più magiche.

L’Alto Adige ci ha cullati e adottati per anni. Ma non siamo figli naturali. No, perché non possediamo l’Heimat. Cos’è l’Heimat? Ce l’ha spiegato una notte, al terzo Gin Tonic con Monkey 47, Franco Collesei detto il Rosso, titolare del Walther’s Cafe di Bolzano, custode delle più spettacolari donne bolzanine che entrano in scena, ogni giorno e ogni sera, nel suo locale.

“Vedi, il termine Heimat viene spesso tradotto con Casa, Piccola patria,, Luogo natio. Di solito indica il territorio in cui ci si sente a casa propria perché vi si è nati, vi si è trascorsa l’infanzia o vi si parla la lingua degli affetti. L’Heimat è quello che ti segna di più, da queste parti. L’Heimat ce l’hai stampata a fuoco e ti protegge dal freddo gelido. E dal rischio di confondersi coi nostri perfetti intonaci bianchi..”

Se però assapori il vento, e rispetti l’Heimat, allora puoi dare udienza agli scompigli del vivere altoatesino. E godere, tanto. Di vini sensazionali, infiniti, austeri, diafani eppur così “grassi”, corposi. In Alto Adige circa il 90% del raccolto annuo, pari a 350.000 ettolitri, si trasforma in vino di qualità con denominazione d’origine controllata. Il 45% del terreno, perfettamente ordinato, elegantemente maestoso d’inverno, è vitato con uve bianche.

Sotto la guida sapiente di due rivoluzionari, gli enologi Willi Sturz e Hans Terzer, le migliaia di piccoli conferitori hanno trasformato pallide cantine sociali in marchi ricercati da tutto il mondo: resa per ettaro ridottissima, qualità senza compromessi, prezzi alti ma non troppo. Risultato: qui il vino si vende. Tutto. Tocca rincorrerlo.

Mettici una sapiente politica di marketing, una comunicazione mirata e perfetta e il risultato è presto ottenuto. Non c’è buon marketing senza ottimo prodotto, non c’è buon prodotto senza un ottimo marketing.
Parliamo dei vitigni che vanno per la maggiore, allora. Il Gewürztraminer, nato a Termeno, è ormai un vino bianco conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. La Schiava, l’uva più antica e più coltivata dell’Alto Adige, è un vino non pesante con pochi tannini nonché pochissimi acidi. Il Lagrein è l’altoatesino con carattere, un vino rosso rubino carico, vellutato, asprigno e molto corposo con un profumo di violette e vino selvatico. Il Pinot Nero, il più aristocratico e difficile tra i vini, viene coltivato in Cru eccezionalmente vocati, come l’Altopiano di Mazzon o la Vigna San Urbano: ne escono due Pinot Noir che lasciano basiti, senza parole.

Ma quali sono le cantine e i ristoranti imperdibili? Tanti, troppi. Voi, che non siete enomaniaci come noi, non ce la farete a girarli tutti. Eccovene, allora, una ragionata selezione.

Cantina Muri Gries (www.muri-gries.com)

Sono tempi in cui bisogna pregare, quindi andate dritti in questo magnifico convento millenario, appartenuto ai Principi del Tirolo e poi ai Monaci Benedettini, in piazza Muri Gries a Bolzano. Fantastici il Lagrein riserva e il Rosen Muskateller. Prima di uscire, recitare una preghiera. Non fa mai male..

Cantina Hofstatter (www.hofstatter.com)

Cantina privata, e non cooperativa, tra le migliori. Un’ascesa qualitativa, una ricerca ed un’assenza di compromessi che fanno spavento. Fanno parecchi vini, tutti ottimi alcuni eccelsi: Gewurtaminer Kolbenhof, Barthenau Pinot Grigio, Pinot Nero Mazzon e Barthenau Vigna S. Urbano. Siamo quasi al limite della grandezza. Prezzi, in cantina, dai 25 euro in su per le riserve. Ma spesi benissimo. Si trova nel centro di Termeno.

Cantina di Terlano (www.cantina-terlano.com)

Ovviamente a Terlano, è una realtà del tutto unica perché capace- ogni anno o quasi- di tirar fuori vini bianchi di 15, 20, 30, 40 o.. 50 anni di età. A dimostrare l’incredibile longevità data da questi terreni unici. Tra le ultime perle,che si fanno pagare e parecchio, Pinot Bianco 2002 e Chardonnay 2000.

RISTORANTI ED OSTERIE

Signaterhof, località Signato 166, Renon (Bolzano), http://www.signaterhof.it

Domina Bolzano dall’alto degli oltre 800 metri di quota, questa locanda-ristorante deliziosa, occhio alla strada soprattutto la prima volta. Tutto eccellente, cucina altoatesina tradizionale, speck e carpaccio di manzo con finferli, canederli perfetti, guancia di manzo al Lagrein con polenta che commuove, Grostl (piatto povero con patate, cipolle e carne), eccellenti gelati e goduriosi canederli al cioccolato per concludere. Discreta carta di vini locali. Circa 38/40 euro a testa, vini esclusi. Prenotate. Ideala anche per dormire a prezzi modici.

Schwarzer Adler, Andriano, piazza san Urbano 3, http://www.schwarzeradler-andrian.net

Deliziosa bomboniera, per mangiare e dormire, dove gusterete uno Speck stagionato da urlo, una zuppa di gulasch e un gulash fantastici, assieme a piatti di carne e agli immancabili canederli. Buona scelta di vini. Se andate a cena non fate tardi: dopo le 20, vi guarderanno come dei marziani. 30-35 euro a testa, vini esclusi.

Ristorante Zur Rose, via Innerhofer 2, san Michele Appiano, http://www.zur-rose.com

Qui si sale, e parecchio. Herbert Hintner, stella Michelin da anni, è uno dei fuoriclasse della cucina altoatesina , uno dei suoi riformatori ed innovatori. Il boom dei tanti stellati, in Sud Tirolo, è in buona parte merito (anche) suo. Alta cucina stellare, molto rilassante e gustosa, la migliore pernice con foie gras della nostra vita. Servizio sovrinteso in sala perfettamente dalla moglie Margot, nome che ci ricorda Arsenio Lupin.. Si sta da Dio, si beve da Dio, si mangia da Dio. E si spendono tra i 70 e i 90 euro. Averne a Milano, di posti così.. Ecco un’idea di menù invernale:
Millefoglie di carne salmistrata con vinaigrette al cumino
Zuppa di testina di vitello con tortelli di sedano
Cappuccino di zucca con crema al gorgonzola
Ravioli di polenta con tartufo nero
Sfoglie di pasta ai crauti con burro alla senape e carne salmistrata
Rognone di vitello su fetta di patata con salsa alla senape
Agnello con gremolata di timo e odori
Soufflé di panettone con ragù di arance e zabaione al miele
Praline allo spumante e cioccolato su crema di cachi

Caffè ristorante Walther’s, piazza Walther, Bolzano

E’ il nostro luogo del cuore, dominante la piazza principale (e pedonale) di Bolzano. Riconoscibilissimo, perché è il più bello, per chi sa vedere. Fai colazione, alla grande, e vedi le più belle ragazze di Bolzano. Fai aperitivo, alla grande, e le rivedi. Fai pranzo veloce, e stai molto bene, e ne vedi altre ancora. Ceni in modo eccellente, e vedi le più belle in assoluto, che fanno sfilata. Poi c’è Franco Collesei, il titolare assieme al fratello Alessandro, che ci è fratello in senso morale. E conosce ogni anfratto, ogni segreto di questa nascosta bellezza. A tarda ora sorseggi un grande cocktail, servito da bellissime e bravissime ragazze mitteleuropee o boeme, e ti godi il ‘turno di notte’.
Ma voi, dalla vita, vorreste davvero qualcosa in più?

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Una replica a “Cantine e Osterie in Alto Adige”

  1. Complimenti per la descrizione su ogni luogo, cantina e ristorante, nel mio piccolo confermo tutto, una sola precisazione quello di cui hai parlato e raccontato é Alto Adige, da non confondere con il Trentino !!! Io adoro gli altoatesini per qualità, servizio e ospitalità !!!

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