Il dominio e’ stato rinnovato, il blog continua a vivere. La resietenza enogastronomica di questa avventura verso l’obesita diventa sempre piu cruenta, anche perche nel basket sono tutti a dieta.
Il mio amico Romeo Sacchetti lo vedo magro da far schifo. Lo storico direttore sportivo della Sutor, Vittorio Perticarini, cambia taglia di pantaloni ogni due settimane.
Un altro pezzo di storia, Gianluca De Gennaro ad Avellino, in poco tempo e diventato un modello.
Gli allenatori davanti in classifica? Magrissimi. Crespi, Bucchi, Dalmonte, in tre fanno il mio tonnellaggio attuale.
A Cremona, non a caso, hanno fatto fuori Gresta: amante della buona tavola, e hanno messo in panchina un fisique du role come Pancotto.
Tra i dirigenti qualche buona forchetta resiste ancora, ma anche qui sono sempre meno. Perche i dirigenti sono meno in senso assoluto, tra l’altro.
Basketkitchen cerca sempre qualche collaboratore in piu, anche perche gli storici battono la fiacca o si sono messi a dieta pure loro. Oppure sono impegnatissimi.
Dovrei mettermi a dieta pure io, sarebbe l’ora, ma cazzo, mi sono tolto tutto: le sigarette, le partite, non ho mai scommesso, non amo il gioco, non amo i super alcoolici, non vado al night, non vado in discoteca, non ozio. Mi devo togliere anche alti cibi e qualche calice? Onestamente sarebbe troppo.
Dunque avanti con Basketkitchen, ormai un diario, un compagno, ma anche un posto visto da tanti posti diversi nel mondo, anche i piu lontani e impensabili
2 risposte a “La resistenza di Basketkitchen”
Caro Gianmaria,
ti scrivo dalla mia casa casertana, a due passi dalla Reggia e dal corno della vergogna, per esprimerti piena solidarietà e , forse, un po di conforto nel dirti che nei primi mesi in Terra di lavoro il mio peso , gia di per se considerevole, è lievitato sotto i colpi di mozzarelle celestiali, melanzane ‘m’buttunate di indicibile bontà, e tutto un tourbillon di friarielli, zucchine alla scapece, melanzane al funghetto, lo scarpariello, il maialino casertano e potrei continuare. Ah,dimenticavo. La pizza qui è un’altra cosa e quella di Pepe in Grani a Caiazzo è divina.
Ho scoperto il Pallagrello bianco e rosso e il nocillo per finire. Non mi dilungo sulla pasticceria.
Ti aspetto
Marco
Grandissimo…