Pasqua nelle Marche, la ricorrenza che segna un piccolo spartiacque: quello delle tante riaperture in vista della stagione estiva. Le città di mare riprendono vita, i borghi restano affollatissimi. Due opzioni magiche per una Regione tutta da scoprire.
Consiglio numero 1: andate da Paolo Brunelli a Senigallia per il gusto di gelato e per l’uovo pasquale dedicato alla città. E fatevi raccontare da lui l’idea che c’è dietro.
Consiglio numero 2: restate in città e mangiate qualcosa poche porte più in là, da Nanà. È un posto carinissimo. E fate quattro passi per andare all’Enoteca Galli per comprare una bottiglia di vino dalla ricca selezione dei naturali.
Consiglio numero 3: andate a scoprire la nuova carta de Il Clandestino di Moreno Cedroni a Portonovo.
Consiglio numero 4: a Sirolo ha riaperto la gelateria Il Bassotto. Ci sono le speciali colombe e le uova di cioccolata, tutte col ripieno. Sempre a Sirolo ha riaperto Arturo, spiaggia Urbani: una vera pausa scenica.
Consiglio numero 5: perfezionate gli ultimi acquisti pasquali con una tappa all’Enoteca Azzurra di Numana. Trovate il meglio dalla regione, esempio le colombe de la Mimosa di Tolentino e la crescia pasquale di Rinascimento a Tavola. Oltre a una cantina sterminata con il meglio dalla Regione.
Consiglio numero 6: i dolci della pasticceria Picchio di Loreto. Ho mangiato una colomba buonissima. Assaggiate anche la pizza. E ovviamente fate un salto in chiesa.
Consiglio numero 7: combinazione birra e panino gourmet da I Santi a Porto Sant’Elpidio.
Consiglio numero 8: una pizza gourmet da Didacus a Lapedona.
Consiglio numero 9: combinazione vino e panino gourmet da Cl75 a Porto San Giorgio.
Consiglio numero 10: il vino portatelo voi, da Pepe Nero a Cupra Marittima.
Consiglio numero 11: a San Benedetto la prima serata da Bollicina Enoteca con un tagliere e una pizza, poi il gelato a Porto d’Ascoli da Creme Glacee. Una folgorazione.
Consiglio numero 12: una passeggiata a Ascoli Piceno mangiando qualche cartoccio di olive fritte. Ascolana, vegana, al tartufo nero, di pesce.
Consiglio numero 13: una tappa da Fiorano a Cossignano, per l’agriturismo e per comprare i vini, meravigliosi.
Consiglio numero 14: un giro a Offida, per bere vini benedetti in un borgo che emoziona.
Consiglio numero 15: una gita nel parco dei Sibillini. Anche per un pic nic: la mia nuova mania è quella di riempire la cesta di cose che scelgo per strada e di spizzicare. Oppure potete preparare dei piconi e portarveli dietro.
Impagabile.
Buona Pasqua a tutti.
Una replica a “Dieci e più consigli per la Pasqua nelle Marche ”
Bello l’articolo complimenti!!!