Eccoci al break pasquale, con l’incognita tempo e la voglia di gita fuori porta. La mia scelta è caduta su una regione che amo moltissimo, l’Abruzzo, terra di alti cibi, grandi vini, semplicità reinterpretata da giovani chef, pasticcieri e gelatieri di talento.
Dunque si parte, con un cesto da pic nic acquistato da Maisons du Monde, già ricco di prodotti ma in attesa di essere arricchito dalle tipicità abruzzesi.
La prima tappa è a Pescara, per una serata dolce da Caprice e per un gelato da Novecento, come mi è stato consigliato da Paolo Brunelli.
Poi l’esperienza a Civitella Casanova – finalmente ! – da Bandiera, dove conoscerò la Famiglia per eccellenza della ristorazione abruzzese: avevo letto su Identità Golose di un piatto in particolare, gli ortaggi cotti nel sale qui nella foto presa proprio da Identità Golose.
Che dire, non vedo l’ora. Come mi ha suggerito Andrea Beccaceci, le dritte sui produttori le chiederò direttamente alla famiglia Spadone.
70 km più in là saliremo a Santo Stefano di Sessanio, alla ricerca delle immagini finali di Una Pura Formalità, film di Tornatore che mi conquistò oltre 20 anni fa.
Poi la lunga discesa verso Vasto passando per alcuni tra i borghi più belli della Regione.
Palena, Lama dei Peligni, Roccascalegna e Fara San Martino ci attendono con le loro magia.
Dormiremo a Vasto, posto meraviglioso in cui hanno suonato i National un paio di anni fa. Qui le scelte per la cena (pranzo di Pasqua non ci avrai, sia chiaro) sono tante, Giuseppe Ursini – che fa olio e manicaretti strepitosi, mi ha consigliato bene: Cibo Matto e Ferri per il brodetto alla vastese, Metrò a San Salvo dove il giovane Nicola Fossaceca sta lavorando il pesce con talento e creatività.
La gita è ovviamente a Punta Aderci: riserva naturale e spiaggia tra le più belle d’Italia, uno dei nostri segreti meglio custoditi.
Il rientro con tappa da Beccaceci per un calice e per parlare di musica.
Buona Pasqua a tutti.