Vini dal mondo 2024

Anno nuovo e si riparte con la raffica di degustazioni della redazione di BK. Come sempre, post in progress.

VENETO

Cabernet Franc con Merlot e Cabernet Sauvignon. Elegante, ricco, rotondo e goloso, con belle note verdi e minerali, e una bella schiena acida a reggerne il sorso. Non si siede. Timido in principio, si rivela dopo tre orette facendo uscire frutta e liquirizia. un grande grazie a Mauro Sartori e a Diana per l’ apprezzatissimo omaggio.

TURCHIA

MARCHE

Un grande classico dalle Marche, patria del Pecorino, di cui Tenuta Santori è ambasciatore con una bella etica del lavoro e prodotti stabili nelle varie annate. Un grande classico per vincere facile e bere bene.

OLTREPO’ PAVESE

Uva rara in purezza per una bottiglia dal grande rapporto qualità prezzo e dalla beva diretta, lunga con giustezza. Vendemmia tardiva alla metà di settembre, un anno di affinamento in acciaio ed un anno in barrique di rovere. Bella bevuta.

UMBRIA

Pastore da olio e formaggio che opera in zona Giorgione. Macerazione breve, bottiglia funky di vernaccia rossa tra cui i piu’ attenti giurano di aver avvertito un nonnulla (cit.) di ciliegiolo; frutta rossa, terroso, fresco, sorso agile e dinamico. Bel tannino verde ma non invasivo. Rustico, ma con un certo stile e non inelegante; equilibrato. Dopo il vermentuzzo un’altra steal…

GEORGIA

SARDEGNA

BORGOGNA

SERBIA

COTES DU RHONE

FRANCIA PAESI BASCHI

Domaine Arretxea (che significa “la casa di pietra” in basco) si trova a Irouléguy, nei Pirenei Atlantici. È uno dei vigneti più piccoli della Francia e l’unico nei Paesi Baschi. Blend composto da Petit Manseng e Gros Manseng coltivati su un terroir esposto a sud.

SARDEGNA BARBAGIA

Un’altra grande bottiglia barbaricina. Ancora Mamoiada. Cannonau da vigne trentennali, 10 mesi in botte grande, da bere giovane (ma non giovanissimo) per apprezzarne frutto, la grande tensione e la profondità. Ancora un annetto in cantina per addomesticare un tannino ancora un attimo vivace.

GAVI

Bottiglia splendida; col tempo ha sviluppato note di ammoniaca, blue cheese, a due ore dall’apertura ancora evolve nel bicchiere. Escono note di agrumi canditi, frutta secca; naso burroso, ma al palato rivela una freschezza insospettabile, ed una scia salina che lo rende strepitoso. Gli anni regalano viscosità e sensazioni di liquore. Trenta-tre e lode

MARCHE

Il Verdicchio del fratello di Mason Rocca si apre poco a poco, non troppo naso ma un bel bouquet in bocca, che cambia e alla fine risulta decisamente lungo e accattivante.

BANDOL

SARDEGNA

BORGOGNA

PORTOGALLO

RIOJA

LIGURIA

ARGENTINA

GEORGIA

LANGUEDOC-ROUSSILLON

FRANCIA

Produttore di cui lessi quando ancora internet viaggiava su connessioni 56k. Agricoltura biologica per la famiglia Lignères, la cui singolare storia parla di medici, avi e discendenti, al punto che si bussa alla porta dell’ambulatorio per visitare la cantina e degustare attraversando la strada nel centro di Moux. Mourvedre 100×100, uva tipica dei blend rodaniani, che qui viene vinificata in purezza. Bottiglia sontuosa, con qualche annetto sulle spalle, e che ne regge tranquillamente altrettanti; 12 mesi in anfore interrate, pensionate le botti verso la meta’ del decennio scorso. Corposo, quasi untuoso, ma sorretto dalla freschezza tipica delle vigne di montagna. Siamo nei pirenei francesi, AOC Corbieres. Tipico naso di garrigue, col tempo uscite nuances di tabacco, cuoio, ed un frutto nero in sottofondo a fare ancora capolino. Me ne restano 3. Giamma una la beviamo assieme in estate se…

REGGIO EMILIA

Una gita da Denny Bini a Coviolo per il suo Libeccio 225, compagno perfetto del pranzo di Pasqua.

PIEMONTE

Bevuta alternativa nel dopo gara di Milano-Bologna. Fresca e appagante.

COLLI TORTONESI

Un grande classico per il compleanno nel giorno di Pasquetta.

ALSAZIA

LOIRA

OLTREPÒ PAVESE

Uno dei miei Rossi preferiti dall’Oltrepò, blend a predominanza Croatina, bottiglia perfettamente conservata dalla Vineria Derthona. Era l’ultima, tra l’altro.

ISTRIA

COTES DU RHÔNE

CORSICA

CORSICA

MARCHE

Sembra di succhiare un rametto di rosmarino, finale amaro, media lunghezza. Esce un po’ l’alcool alla fine, avesse avuto un filo di nerbo in piu’ sarebbe stato davvero ottimo.

COLLI TORTONESI

Un finale lungo ed elegante per la Cavallina di Mariotto, anno 2020, Timorasso signature per uno dei suoi pionieri.

BOSNIA

Monastero di Tvrdos, nella cittadina bosniaca di Trebinje, praticamente un checkpoint tra territorio croato, montengrino e serbo-bosniaco. Riserva che prende il nome dall’abbazia, Vranac in purezza, vitigno presente in quasi tutta la ex Jugoslavia. Potente, affina un paio di annetti in rovere vecchio del monastero. Sorso pieno, goloso, un frutto nero ricco, liquirizia, un bel tannino educato ed una discreta (discreta) freschezza. Pluripremiato, bottiglia importante che lascia comunque la bocca pulita.

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