Situato in terra di mezzo al confine tra quattro province di altrettante regioni, il Birrificio Montegioco propone birre dalla forte connotazione territoriale. Riccardo Franzosi, mastro birraio e imprenditore di questa realtà, si affida alle sue birre e alla sinergia con altri produttori locali per promuovere le peculiarità gastronomiche e paesaggistiche delle colline tortonesi
di Roberto Tognella
…Quel giorno nacque anche il “Metodo Cadrega”… Cadrega, che in dialetto significa sedia, è un termine simpatico ed efficace per spiegare l’attesa: attesa necessaria per la lenta e naturale maturazione in barrique di alcune nostre birre, come La Mummia, una sour bionda leggera e rinfrescante e la Dolii Raptor, ambrata robusta e complessa.
Dal mondo del vino a quello dei salumi. Lì è nata una duplice collaborazione. Sicuramente non possiamo creare una birra al salame…!, ma degustare insieme questi due prodotti assolutamente sì: le sinergie sensoriali che nascono tra salami particolari, come quelli da maiali al pascolo, ottenuti soltanto dalle parti più pregiate dell’animale − da noi non si producono prosciutti − e alcune nostre birre sono sorprendenti. Animale che viene cresciuto anche con gli scarti di lavorazione del birrificio, quindi lieviti, trebbie, malto di fine lavorazione, e questa è la seconda sinergia. Stesse sinergie le abbiamo sviluppate con alcuni caseifici della zona: abbinamento di prodotto, utilizzo della birra o di alcuni suoi residui di lavorazione come il malto in fase di caseificazione o affinatura del formaggio.
Nell’abbinamento gastronomico la birra artigianale offre potenzialità interessanti… …se vogliamo molto più ampie rispetto al vino. Nella birra abbiamo percezioni come l’amaro, il torbato, l’affumicato, in alcune “scure” c’è il tipico carattere di tostatura: difficili trovarli nel vino! Con questo “portfolio” di aromi e sensazioni spaziare negli abbinamenti gastronomici diventa non solo interessante, ma soprattutto divertente. Nei “giorni della merla”, quelli per tradizione dal 29 al 31 gennaio, organizziamo qui nel tortonese la più pazza delle feste della birra, rigorosamente all’aperto !!! In questa occasione, il pranzo della domenica prevede un confronto “enobirrogastronomico” dei prodotti del territorio, durante il quale vengono distribuite ai partecipanti delle schede che i commensali usano per giudicare i diversi abbinamenti vino-cibo, birra-cibo. Le sorprese non mancano, tali da lasciarci spesso basiti…
In tema di “portfolio”: le sue etichette sono più di venti. Possiamo suddividere la produzione tra le birre tra virgolette normali − anche se l’aggettivo è certo svilente − e quelle speciali.