
A quelli di Venezia, che hanno abbattuto Brindisi a domicilio, facciamo cucinare un bel piatto di lasagne col radicchio della loro terra. Per una vittoria larga, ci vogliono porzioni abbondanti. E un piatto bello sostanzioso. Max Menetti, che ha sbancato Milano (tutti a letto senza cena), invece ci porta a mangiare fuori: il locale lo sceglie lui tra quelli che ci aveva segnalato tempo fa. Chiaramente scegliamo il più costoso e facciamo pagare Fabrizio Frates, lo sconfitto. Oppure, caro Max, possiamo sempre aprire un Lambruscone. Quelli di Avellino si meritano il “pranzo povero” di Giuseppe Matarazzo. Ma anche dei paccheri di Martella e un paio di bottiglie scelte nella cantina di Pasqualino Di Prisco. Trentello di Roma contro Caserta: tutti da Roscioli, che è il mio posto preferito in città. Oppure potrei prepararvi un abbacchio alla scottadito, come da ricetta originale. Ad Attilio Caja, che ha sbancato Ancona battendo Recalcati, non proponiamo le pesche sciroppate di Volpedo, che adora, ma un bel piatto siciliano: sarde a beccafico, che a me piacciono un casino. La chiusura per Romeo Sacchetti, trionfatore anche a Pesaro, primo in classifica imbattuto: una armata invincibile pronta per grandi traguardi. Caro Meo, ti propongo un bel pecorino di Osilo. Altissimo livello, come il tuo basket. (tutte le foto Legabasket/Castoria)