Viaggi e miraggi marchigiani, in un giorno triste, ma ai politici che sentono le responsabilità solo nel giorno delle tragedie io non credo. Detto questo. Giornate lunghe, tempo gramo, ma la solita magia. Partiamo dai B&B. Numero uno: Santomaro Sea Loft (foto homepage), in centro a Civitanova Marche, location strepitosa per un viaggio di lavoro. A poche centinaia di metri potete pranzare o cenare da Piccantino, una dispensa gourmet con pochi eguali: trovate i prodotti di Peppe Ursini, la pasta di Gaetano Verrigni, i vini di Rio Maggio e di Stefano Antunucci. Gli inglesi direbbero: quality. Sempre a Civitanova Marche, per andare sul sicuro col pesce sempre freschissimo, Il Gabbiano, in fondo al lungomare nord. I capacci sono poetici, la pentolaccia super abbondante.
Andiamo in campagna adesso. Santomaro ha un fratello nell’entroterra, un loft country con piscina, davvero spaziale: si fa pagare, ma ne vale la pena. Per i miei giorni di Aprile ho scelto la gentilezza de Il Piccolo Melograno a Montecosaro Scalo: un po’ in mezzo al nulla, campi e gru che devono costruire una scuola super tecnologica, ma il rapporto qualità prezzo è fantastico ed i dolci del mattino squisiti (per chi li può mangiare). Dalle parti di Ponzano di Fermo, a Capparuccia, c’è la pizza squisita del Carillon: bufalina di livello, gli amici hanno attaccato con ferocia le pizze dolci, su tutte la bomba panna e nutella. L’ultima cena (o la prima, dipende dai punti di vista) la si consuma sempre da Tiziano all’Osteria dell’Arco: la tagliata cucinata sulla brace vale la visita a Magliano di Tenna.
Sulla via del ritorno si fa sempre tappa a Portonovo: da Marcello al Laghetto è il posto che apre prima la stagione estiva e dove si mangia meglio. Provatelo!