Per errore, o forse no, il sito USA di Amazon.com ha messo in vendita le singole tracce MP3 del “nuovo” lavoro di Springsteen, High Hopes.
Inevitabile il tam tam tra i fedelissimi, l’immediato acquisto da parte di molti, la condivisione, la recensione, la discussione.
Come sempre i favorevoli, i contrari, gli integralisti, i moralizzatori, i picconatori, gli intoccabili, gli attendisti, quelli del “giudico al decimo ascolto” e tutte queste balle qui.
In musica, come in tante altre cose, tendo a semplificare: se mi piace, se non mi piace, se mi “perplime o non mi perplime”, non sono nostalgico e nemmeno molto competente. A me questo disco non entusiasma: ci sono tre-quattro robe buone, altrettante meno buone, altrettante inutili, altrettante passabili.
Ma va bene cosi, nel senso: non mi cambia la vita se l’ultimo disco di Bruce vale tre stelle o quattro stelle, perche, per certi versi, Springsteen la vita me l’ha gia cambiata almeno due volte in 30 anni. Ed e abbastanza.
Dunque, ridiamoci su:
High Hopes: may be the worst cover of a cover from Him, ever. Pezzo inutile, non mi piaceva prima, figuriamoci adesso. Aria da festa estiva e da balli con birra e costine.
Harry’s Place: how to try to answer to in the edge of glory of gaga and clarence. Roba pop, buona per il pop. Il sax di CC sembra quello nella canzone di Lady Gaga. Bene cosi.
American Skin: the old one is better. no doubt. Pezzo che compie 13 anni, inciso per la seconda volta, siamo su standard elevati ma preferisco la versione senza Morello.
Just like fire would: The Saints are coming. Solida cover di un gruppo australiano.
Down in the Hole: I’m on fire’s blond lady is more frustrated now. 30 anni dopo tornano le atmosfere di I’m on fire. Brano tra i piu solidi del disco pur in un clima di dejavu.
Heaven’s: ready for Cortona Festival. Al secondo giro, lo ammetto, ho fatto fast forward.
Frankie fell in love: Frankie is the one and the only. That Frankie. Mah: sembra esco dalle jam sessions tra Human Touch e Lucky Town. Un Poppone gia dimenticato.
This is your Sword: a gift for Andy Doc Lowry and friends. Luck of the Irish. La solita fortuna degli Irlandesi, che si beccano forse la roba piu live del disco.
Hunter of invisible game: the perfect song for Jason Kidd, Nets coach. Non mi dispiace, merita un approfondimento.
Tom Joad: Best Morello and Bruce song so far. Grande pezzo, alla terza riproposizione. Forse la migliore.
The Wall: an acoustic a sort of homecoming. Bruce torna a parlare di Vietnam, quasi una lettera di “scuse”. Non so perche, mi ricorda un pezzo degli U2 da Unforgettable Fire, fatto acustico.
Dream baby Dream: next? Bastava il video di ringraziamento ai fans. Secondo o terzo giro anche qui.
Considerato che Tommie Morello e stato praticamente aggiunto alla E Street Band per la prossima edizione del Tour (Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda), il pronostico dice che quattro/cinque pezzi del disco finiscano stabilmente in scaletta.
Vediamo.