Il ristorante Saviotti di Massignano, comune di Ancona ma appena fuori Sirolo sulla strada che porta a Portonovo, è uno dei posti più di charme del Conero. Un posto che resta, a prescindere.
Abbiamo deciso di farci Capodanno nonostante la mia ritrosia per le uscite a cena in occasione delle ricorrenze, ma abbiamo mangiato bene.
Ostriche fresche con un blanc de blancs Cavalleri, tartara di tonno con la ratatouille di verdure. Poi polipo con la crema di patate viola. Le cappesante con la crema di fagioli. Quindi la lasagnetta di granchio e l’astice lievemente affumicato.
Per chiudere la crostatina di semola con le mele, le noci, la cannella e il gelato allo zibibbo.
Abbiamo saltato la piccola pasticceria, le lenticchie e il cotechino, ma anche e clamorosamente il Brindisi di mezzanotte: infatti nel salire verso la terrazza esterna dove ci attendeva un flûte di Henri de Verlaine abbiamo visto il cane boxer Matilda agitata per i botti e ci siamo presi cura di lei. A pensarci bene iniziare l’anno con una buona azione è sempre meglio che alzare un calice.
Per il brindisi, rimedieremo, mentre le lenticchie le cucino stasera in insalata con orzo, farro, tonno e olive.
I due piatti meglio riusciti al Saviotti: il polipo e la crostatina. Il piatto che ha convinto meno: l’astice perché poteva essere un pochettino di più, mica per altro.
“Purtroppo” molto buoni i diversi pani serviti in tavola.