MILANO – Non penso di essere fazioso se vi dico che Milano ha finalmente trovato quell’ “IT” che l’ha resa davvero internazionale, attrattiva e piena di slanci vitali che l’hanno proiettata nel futuro. EXPO l’ha aiutata senz’altro a darsi una svegliata. Il commissario della manifestazione, Giuseppe Sala, ha raggiunto una popolarità così grande che secondo molti sarà il nuovo sindaco della città.Il tema del cibo ha promosso un numero pazzesco di nuove aperture, forse troppe. In Italia da qualche anno il mondo del food si sta “mangiando” tutto: gli Chef sono le nuove icone di un paese che ha riscoperto la forza del suo prodotto più conosciuto al mondo oltre all’arte, la storia, la moda e il calcio. A Milano, dal quadrilatero della moda all’emergente quartiere Isola che si sviluppa sotto la skyline di Piazza Gae Aulenti, dai rinati Navigli a Porta Romana, si fa business con locali sempre più attraenti, lussuosi, trasversali.
Il matrimonio tra fashion e food è un tema vero: LVMH è proprietario della nota pasticceria Cova in via Montenapoleone da un paio d’anni e dallo scorso settembre Prada gli fa concorrenza con Marchesi: sono a distanza di pochi metri, nella stessa via. Una sfida a colpi di croissant e pranzi veloci.
Detto questo, dopo la rumba della Settimana della Moda e alla vigilia del congresso di Identità Golose, voglio parlarvi delle cose che piacciono a me, delle dritte che negli ultimi mesi ho avuto da amici e amiche carissime che lavorano nel mondo della moda, della televisione e dei cibo, pronti a scegliere tra tantissime proposte “fuori congresso”, iniziando dalla colazione.
LA COLAZIONE
Di Cova e Marchesi vi ho già detto. Insieme alla Pasticceria Cucchi in Corso Genova, a Bastianello in via Borgogna e a Sissi in piazza Risorgimento sono posti in cui prima o poi dovete andare per un croissant. Per anni ho fatto colazione da Cucchi con il trancio di focaccia al tonno e vado spesso da Bastianello per un meraviglioso succo di mirtillo biologico fatto da un piccolo produttore di Piacenza, la città dove è nato Giorgio Armani. Vado all’Armani Caffè in piazzetta Croce Rossa per i centrifugati, che sono buonisismi.
I posti che amo pazzamente adesso però sono altri, un po’ meno Milano e un po’ più New York o San Francisco, Coffe Shops carinissimi perfetti per breakfast anche di lavoro, uno spuntino a metà mattina, il pranzo fibno all’aperitivo. Credetemi, ce ne sono tantissimi!
Federico Buffa mi ha parlato una sera del brunch della domenica di Isa e Vane in via Perugino, ci sono andato e mi sono subito innamorato del divanetto per il quale si sgomita abbastanza. Tutti lo vogliono! Scegliete il brunch vegetariano, è semplicemente da sogno.
Il panificio Davide Longoni in via Tiraboschi, poco fuori Porta Romana, da poco doppiato col progetto del mercato di Santa Maria del Suffragio, vi farà innamorare al primo appuntamento. A parte che c’è il pane più buono della città, mangiate li il croissant senza uova più buono della vostra vita.
In via Pastrengo, quartiere Isola., c’è invece Les Pommes: il locale è top, sembra di stare in un bistrot di Parigi: non a caso fanno le eggs benedict forse migliori della città.
Ma l’eterno tormentone coi miei amici da un po’ di tempo è sempre questo: la migliore colazione di Milano, è quella che si fa da Pavè in via Felice Casati? Probabilmente si. Raccomandano di arrivare in bicicletta, usano ingredienti di altissima qualità, hanno il laboratorio di pasticceria a vista. Andateci per la centosessanta, una brioche con marmellata di albicocche al 160% prodotta con albicocche provenienti da 5 differenti origini botaniche. Oppure per la “rossa”, una brioche farcita con una marmellata di lamponi al 160% prodotta con lamponi provenienti da due differenti origini botaniche, coperta di streusel ai lamponi.