Per iniziare una rubrica da Roma è d’obbligo una premessa: nel mio primo anno di esperienza romana ho cercato di scoprire, conoscere, valutare, differenti proposte culinarie fra le migliaia che la Città Eterna offre.
Questa è la mia “Roma Inside/out”, ovvero dentro e fuori Roma, un giro della Capitale insieme al sottoscritto per assaggiare cio’ che a me piace di più, passeggiando per le vie della città e dei quartieri lontani.
Mio compagno di avventure, nonché mio compagno di viaggio lavorativo, potrà essere spesso Fabio Corbani, come in questa prima occasione.
Non potevamo non iniziare dal portarvi a Trastevere. Si, avete ragione, molto classico, forse troppo turistico, ma abbiate pazienza: Fabio Corbani arriva dalla Val Masino, quindi facciamogli fare un po’ il turista!
Trastevere, ovvero “al di là del Tevere”, in quanto la Città di Roma nacque ed ebbe il suo principale sviluppo sulla sponda opposta del Tevere.
Oggi è meta assolutamente turistica che pero’ nasconde piccoli angoli di romanità culinaria, nella moda, nello stile di vita.
Dopo un breve aperitivo, uno come tanti che si possono fare in zona a Vicolo dei Cinque, vicino a Santa Maria in Trastevere, la meta è Da Enzo al 29, trattoria romana in Via dei Vascellari, al 29 appunto, nella parte meno frequentata e meno turistica di Trastevere.

Da Enzo non accettano prenotazioni, o meglio, prendono prenotazioni solo per le 19.30. Quindi ci si presenta all’ingresso, si chiede per che ora ci sarà un tavolo, e poi si torna all’ora prestabilita. Solitamente sono abbastanza precisi, quindi andate pure tranquilli.
Si tratta di una piccola locanda, una trentina di coperti circa, arredata ancora come un tempo, che ti riporta indietro negli anni. Personale disponibile, cordiale, capace di coinvolgerti e farti sentire a casa.

Si inizia con una paio di antipasti da dividere: burrata con pomodorini e una panzanella della casa fatta con pane ammollato, cipolla, sedano, carota, pomodori, stracciatella e basilico.
La panzanella è da non perdere: fresca, profumata, equilibrata, delicata…..un vero spettacolo.
Andare da Enzo e non mangiare i tonnarelli cacio e pepe è come andare ad una sfilata di Victoria’s Secret e non guardare le modelle: inammissibile!
Quindi, cacio e pepe sia. E qui entriamo nel paradiso della cacio e pepe, una delle Top5 assaggiate a Roma, nessun dubbio su questo.
Si narra che il segreto della cacio e pepe di Enzo sia nella mantecatura che viene fatta aggiungendo al pecorino ed al pepe anche delle scaglie di ghiaccio. Beh, segreto o no, va assolutamente assaggiata: mondiale!
Alternativa di tutto rispetto per chi non volesse leccarsi i baffi con la cacio e pepe, rigatoni alla carbonara: anche qui si va sul sicuro.
Il tutto annaffiato da vino rosso della casa, un biologico dell’Appia Antica. Si, perché Enzo non è il posto dove andare per degustare bottiglie di vino da 50 €. Bisogna sapere rispettare la tradizione e il suo menu, fatto appositamente per sposarsi con un vino sfuso della casa.
Per finire, due bicchieri…..di dolce: tiramisu’ e mousse al mascarpone con fragole di bosco. La crema dei dolci è sensazionale. Nel tiramisu’ il tocco magico è un cuore di cioccolato proprio al centro del bicchiere.
Per il primo episodio, da Roma è tutto.
SIMONE GIOFRE’
GM VIRTUS ROMA