Ho chiesto a Coach Federico Perego, plurititolato assistente allenatore al Bamberg in Germania, e a sua moglie Elisa, di raccontare a Basketkitchen la loro vacanza al Conero. Ci hanno fatto la grande gentilezza di riassumere due settimane di belle serate. Alcune delle quali trascorse insieme. Grazie Federico, e in bocca al lupo per la stagione!
Federico Perego
Sardegna, Portogallo, Baleari. E alla fine, convinti dal wine tasting durato un anno coi suggerimenti di Baio (Daniele Baiesi, manager del Bayern Monaco e prima manager del Bamberg) e stremati (almeno io) dalle storie di Gianmaria (solo chi lo segue su Instagram potrà capire… da marzo ogni weekend foto del mare e del Conero, Sirolo e Numana, dei piatti e dei vini – molti dei quali non ancora provati), ci spariamo più di mille km da Bamberg e per due settimane ci dedichiamo al mare di giorno e a una spruzzata di cultura enogastronomica marchigiana nel pomeriggio.
Premessa. Delle Marche abbiamo scoperto di sapere poco o nulla, a tutti i livelli. Dopo due settimane abbiamo trovato una regione davvero spettacolare e ricca: mare, colline, storia, cibo, vino…
Questi i nostri “must try” in zona Conero.
Partiamo dal pesce. Portonovo ci ha regalato tre cene di gran goduria.
Iniziamo da La Capannina.
Stabilimento balneare con location per aperitivi e cena davvero molto bella. Giro abbondante di antipasti: segnalo i classicissimi moscioli e un commovente baccalà mantecato. Molto buoni anche gli assaggi di crudi e il pescato al forno (era di turno la spigola).
Vini marchigiani in accompagnamento, c’era Baio e ci siamo fidati ad occhi chiusi. La Capannina promosso a pieni voti, location curata, cucina molto preparata, carta dei vini (mi fido sulla parola) di livello.
Sempre in zona abbiamo Il Molo e Il Laghetto da Marcello. Anche loro stabilimenti con cucina, consigliamo di chiedere tavolo fuori, si mangia tra gli ombrelloni nell’incantevole baia di Portonovo.
Un po’ più ricercata la cucina e la presentazione de Il Molo (ottimi i crudi, molto bene la zuppa e gli spaghetti con sardine, spaccasassi e lime); più alla mano ma sempre di alta qualità da Marcello segnaliamo i moscioli (entrambe le varianti, scoppiati e gratinati) e i fusilli col tonno crudo e cotto, davvero notevole il benvenuto col fritto di calamaretti.
A Sirolo abbiamo invece provato La Taverna Street Food proprio in piazza. Buonissime le tartare di salmone e tonno, interessante l’hamburger di pesce e molto simpatico il servizio. Idea davvero interessante.
Passiamo all’entroterra.
A farla da padrone Agriturismo Rossoconero/Fattoria Lucesole. Cena pantagruelica con porzioni decisamente generose e dei carré di costine laccate al miele che rimarranno a lungo nei nostri ricordi. Per gli amanti della pasta fresca, non possiamo non citare i ravioli alla ricotta e agrumi. Segnaliamo la possibilità di comprare anche il loro ottimo olio.



In una domenica di visite culturali ci imbattiamo invece a La Bottega del Villaggio, a Recanati. Un poco alla periferia del centro storico, una location molto curata. Un’attività giovane e seguita con passione sia in sala sia in cucina. Crema di burrata con indivia, acciughe, peperoncino e paccasassi e maccheroncini di Campofilone al pistacchio di Bronte assolutamente da provare.
Menzione per la realtà creata dalla Cantina Moroder, sulle colline del Conero: una location davvero ben curata. Non abbiamo purtroppo potuto assaggiare la cucina (Agriturismo Aiòn, era chiuso per turno), ma solo salumi e formaggi di qualità e un’ottima pizza da Aia, per noi expat una vera manna dal cielo!
Da ultimo quattro chicche.
Saviotti.
Posto decisamente fighetto, location curatissima, servizio molto presente e simpatico, vista sui vigneti che arriva fino al mare. Aperitivo con ostriche e bolle superato dal benvenuto dello chef (peperone ripieno di crema di caprino). Noi abbiamo provato la tartare di gambero rosso e i crudi in acqua di mare come antipasto, a seguire uno stoccafisso con crema di cannellini e un rombo con verdure. Tutto molto buono ma a far la differenza è la location.
Casa Rapisarda.
Location un po’ penalizzata dall’assenza di posti all’esterno ma estremamente curata e raccolta all’interno. Situato in un’antica casa di pescatori, vieni accolto da chef e maitre (entrambi molto giovani e preparati) dopo aver suonato il campanello. Servizio super, molto apprezzato anche lo chef che usciva coi piatti dalla cucina e spesso li presentava in prima persona. Cucina molto ricercata e gustosa, indimenticabile la Capasanta alla carbonara (fuori menù, sorpresa nel menù degustazione). Intrigante il dolce: tortellini al mascarpone affumicato in brodo di pesca.
Il tiglio in vita.
Non ce ne voglia nessuno, ma è stata la cena dell’estate. Location molto ben curata e moderna, in parte vista mare in parte vista colline con la cupola di Loreto a farla da padrona. A livello culinario si può scegliere tra due menù (5-7 portate) oppure alla carta. Noi siamo andati per il menù da 5 portate: benvenuto dello chef (con presentazione davvero simpatica), 3 antipasti, 1 primo, 1 secondo: porzioni giuste. I moscioli con tartare di manzo e guazzetto al wasabi e la lasagna 2.0 sono ancora nei sogni…
Da ultimo non un ristorante. Ci siamo persi e innamorati da Azzurra Vini. Tutta la bontà delle Marche in un’atmosfera davvero familiare. Hanno anche shop online che merita una visita. E per fortuna spediscono pure in Germania!
Note di Basketkitchen.com
Siamo stati anche noi un paio di volte alla Capannina, un posto davvero consigliato anche per l’aperitivo e per un’ottima pizza.
Ci siamo sempre trovati molto bene al Molo: ho sempre apprezzato i moscioli e l’insalata di paccasassi (chiedetela).
Siamo stati con Federico e Daniele all’Agriturismo Rosso Conero (foto ) e all’Aia di Moroder. Davvero belle serate. Veruska ed io siamo stati più volte all’Agriturismo Aiòn e ci siamo trovati davvero bene.
Grazie Federico ed Elisa, alla prossima e W Le Marche!