Piero Guerrini è un grande giornalista. Torinese, firma di Tuttosport, ci presenta i posti imperdibili della sua città. Regalandoci una Guida alle Final 8 diversa, gustosissima, imperdibile. Chiudete gli occhi, annusate i sapori e iniziate a sognare.
A chi torna dopo anni a Torino, o magari capita per la prima volta inoccasione delle Final Eight, ebbene sembrerà di visitare un posto diverso da quanto immaginato o ascoltato nei racconti, visto nei film tipo MimiMetallurgico. Già, Torino è cambiata, è diventata una città di respiro internazionale, accogliente, votata al turismo, massì. E’ l’eredità olimpica, la voglia di cambiare, di costruirsi un futuro. Vabbè, lo dico da torinese nato e cresciuto in un quartiere circondato da fiumi, maTorino è davvero una città magica. Anche per mangiare e chiacchierare in compagnia nei tanti locali, aperti di recente o meno. Due i quartieri dove appena ti giri trovi un ristorante, un bar, o una vineria. Il quadrilatero, centro pieno, che va da Piazza Castello sino a corso Regina e sfiora la stazione di Porta Susa. Quartiere rinnovato e ripulito,mantenendo le caratteristiche dei palazzi nobili e austeri. Di sera tardi si accende. L’altro quartiere recuperato corre a fianco della stazione di Porta Nuova. E’ San Salvario. A proposito di luoghi del cuore, ne ho uno per zona. In via San Domenico 2, a fianco della più antica chiesa cittadina trovate L’Acino. Francamente imperdibile. Per l’accoglienza che soltanto Angelo sa riservare, anche sino a notte (il locale resta aperto sino all’una e se sei dentro non ti caccia). D’estate puoi mangiare nel dehor, ora chiaramente no. Le pareti sono tappezzate di bottiglie, tutte di qualità, tutte scelte con grande attenzione. E per tutte le tasche, il che non guasta. Ecco, nel rapporto qualità-prezzo qui siamo a livelli incredibili. Perché Angelo bada soprattutto alle materie prime. Pochi piatti, ma tutti curati con maestria, nela carta. Ma ce ne sono sempre dueo tre nuovi per ogni serata. A proposito di piatti piemontesi, provate il vitello tonnato con la salsa all’antica maniera e la carne battuta al coltello, oppure lo sformato di castelmagno, poi concedetevi un primo e magari anche un secondo. Le porzioni sono giuste, non vi intaserete.
Piero Guerrini
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Una replica a “Torino per Voi, di Piero Guerrini. Prima parte”
mitico piero! dopo averci trovato l’albergo, adesso anche la dritta per la cena. grazie dalla truppa dei giornalisti pesaresi… 🙂 arriviamo!