Cronistoria enogastronomica di quattro giorni sardi. Con gli amici di sempre, una bella partita e tanta roba da mangiare. Forse troppa.
Night 1: ospiti di Roberto Da Tome a Olbia. Era tardi, siamo andati leggeri. Tripudio di antipasti e tre pizze in cinque. Un vermentino, un bicchiere di mirto. Poi tutti verso Alghero, con Sacchetti alla guida.
Day 1: primo pranzo dai parenti. Spaghetti alle vongole, agliata di pesce, polpette di carne, papassini di Robertino. Inevitabile pennica pomeridiana.
Night 2: da Tony al quirinale in buona compagnia. Crostini coi ricci, spaghetti coi ricci, antipasti di mare, Carignano del Sulcis per il rosso, Canayli per il bianco. Fiumi di mirto.
Day 2: al Mos Tapas col Poz. Due piattini: triglie al sugo e zuppetta di gamberi e vongole. Un’insalata verde.
Night 3: da Bruno a Fertilia. Ostriche e calamari arrostiti. Una bottiglia di Buio, che Fabio Discienza ricorda senz’altro.
Day 3: pranzo di Pasqua dai parenti. Antipasti: carciofi con la bottarga. Frittata con asparagi selvatici. Torta salata alle zucchine. Razza col pomodoro. Favette. Salsiccia sarda.
Primi piatti: lasagne al forno e ravioli di ricotta sarda al pomodoro.
Secondi piatti: agnello al forno e alla fricassea. Melanzane alla parmigiana. Pinzimonio.
Dolci: profiteroles con la panna, dolci sardi, tiramisu, uova di Pasqua.
Da bere: vino casalingo, malvasia, liquori.
Guest Star: Paolo Gabriele Citrini
Night 4: tre focacce algheresi da Milese dopo un aperitivo revival con la nostra amica Francesca Brembilla.
Il tassametro dei kili corre all’impazzata.