Qui ci eravamo lasciati, con l’ultima partita della scorsa stagione a giugno, e qui si riparte, con l’opening game dell’anno nuovo. Nuovo come Brindisi, bentornata in A, e tanti volti in casa senese che allora non c’erano. Ma Siena, intesa come città, è sempre quella, tutta da vivere e da godere per i viandanti del basket e i pellegrini della palla a spicchi, e allora proviamo a buttare lì un paio di dritte per gli amici di basketkitchen.
Per chi resta in città
Mi piace da sempre indirizzare gli amici che vengono da fuori (e quando possibile, accompagnarli, per ovvi motivi di gola) al “Boccon del Prete“, via San Pietro 17, in pieno centro storico a 200 metri da Piazza del Duomo: menù raccolto ma mai banale, cucina tipica e idee ricercate, soprattutto se entrate in sintonia con l’oste, buona carta dei vini e ambiente curato, credo il miglior rapporto tra qualità (alta) e prezzo a Siena. Alternative in zona: “Il Duomo ex Ficomezzo“, verace e apprezzato già prima di traslocare in via dei Fusari 19, “Papei” con vista Torre del Mangia in Piazza del Mercato 6, e – se la compagnia merita il massimo e il budget è di livello – l’atmosfera della “Taverna di San Giuseppe”, via Duprè 132.
Per la partita
Ma un vero pezzo di servizio, una guida alla città, non può trascurare che le giornate di campionato – e soprattutto quelle infrasettimanali come quest’opening game – sono per necessità quasi solo dei blitz: all’ora di cena sarete alla partita, e i locali già citati difficilmente vi aspetteranno alle 11 di sera (ma provate, non si sa mai).
Allora, nella zona del palazzo i covi di chi esce dalla partita sono in genere “Il Cantastorie” in viale Sclavo 33, la pizzeria “Fontebecci” in via Fiorentina 95 lungo la via che riporta alla superstrada, anche se abitualmente ad accoglierci è “La Veranda” in Piazza Calabria 20, sulla collina di fronte al palasport, dove buttarsi anche su antipasti “da compagnia” con dissolutissimi fritti, prima della pizza che a quell’ora dopo la partita, a Siena, è d’ordinanza nei pochi posti aperti.
Se siete fortunati e fate presto, potete trovare la cucina ancora aperta qui e ai Gabellieri, in viale Vittorio Emanuele 75: pizza leggera e gustosa, ottima cucina di terra e anche di mare, ambiente giovane, locale curato, prezzi accessibili e menù-garanzia. Il nemico, per chi al palasport lavora ma anche per chi poi resta volentieri a farci due chiacchiere, è sempre il tempo.
Jam session
Non posso però esimermi da due-tre consigli, diciamo così, …”etnici”: se un senese non vi ci ha mai portato, forse non siete suoi veri amici. Piatti tipici, zuppa di farro, sottolii, pappa al pomodoro, prosciutto, ribollita, cacio di livello, trippa, salsiccia e fagioli, gotto di chianti. Gestioni giovani ma osterie col sapore (e spesso le ricette, e i commensali) di una volta. Per pranzo, cena, ma meglio ancora fuori dall’orario dei pasti: vai lì per una merenda, ma come fai a mettere il nome di un pasto a quel ben di dio?
Quindi, se arrivate in città nel pomeriggio, d’obbligo il salto in centro, dove a poche centinaia di metri trovate il classico e più ‘calcistico’ “Grattacielo” in via dei Pontani 8, una traversa del Corso, oppure il più ‘cestistico’ e dunque consigliato “Trombicche” in via delle Terme 66. Special guest, buono eventualmente anche per il dopo-partita: “Il Bar dell’Orso“, subito all’uscita di Monteriggioni della Siena-Firenze, senza salire in paese: è un po’ meno ruspante di prima, ma ho visto colleghi trasfigurati in quel posto. Se arriverete lucidi alla partita lo sapete voi, ma in un viaggio notoriamente non conta la destinazione, conta quello che si mangia.
Giuseppe Nigro, Gazzetta dello Sport