Michele Mamoli e la consueta rubrica da #zonamalgarini. Si parla di Garganega. Pausa scenica….
Soave DOC 2011 Motto Piane di Fattori : perché la Garganega matura incredibilmente bene sotto i caldi raggi del sole della zona di Soave e il mese di leggero appassimento in fruttaio cui Antonio Fattori sottopone solo i suoi grappoli migliori non fa che concentrarne le piacevolissime caratteristiche olfattive. Perché nel vino, e nei bianchi in modo particolare, l’eleganza è la linea di demarcazione fra un buon bicchiere e una grande bottiglia, e qui di eleganza ce n’è da vendere. Perché mi piace pensare che il toponimo Soave nasca dalla speciale gradevolezza dei suoi vini e dal loro incedere principesco
Vino Bianco 2010 Monte del Cuca di Giovanni Menti: perché sulla terra vulcanica di Gambellara la Garganega acquista carattere e spessore, il naso si arricchisce ulteriormente e il corpo si assottiglia e rivela muscoli guizzanti e ben definiti. Perché per decidere di abbandonare la DOC, per intraprendere la strada delicata della fermentazione spontanea e del lungo affinamento sui lieviti ci vogliono attributi taurini, che Stefano Menti abbina a tranquilla competenza e innata curiosità. Perché calcare la strada battuta è facile e agevole, ma è addentrandosi lungo sentieri inesplorati che si scoprono i paesaggi più belli e si provano le emozioni più vere
Vino Bianco 2009 Gemma di Tenuta Maraveja: perché sui colli Berici si possono ancora scoprire piccole realtà artigianali animate da autentica passione. Perché sul calcare delle colline che guardano Vicenza cresce una Garganega tutta particolare, che se attesa è capace di regalare inaspettati sussulti, dal naso ampio e sfaccettato e dal corpo dotato di una freschezza ancora vibrante. Perché è bello scoprire cosa si cela sotto il velo degli anni, cosa si deposita e cosa si perde, cosa attecchisce e cosa viene invece dimenticato, e tutto ciò in una bottiglia di vino
Michele Mamoli