Finalmente ieri sera, in uno di quei segreti ben custoditi che ogni città porta con sè, ho avuto modo di bere RossoUnito.
RossoUnito è molto di più di un vino. È un’idea nata a Offida che abbraccia tutta Italia dentro un rosso subito ostico e pungente, poi meraviglioso compagno di una serata para picar da Cl75 a Porto San Giorgio.
Rosso Unito è un rosso davvero ricco, che mette nella stessa bottiglia il Montepulciano di Cantina Aurora di Offida (dove viene imbottigliato), la Barbera de l’azienda agricola La Viranda di San Marzano Oliveto (Asti), il Gaglioppo calabrese di A’Vita, un rosso intenso, autoctono, del ceppo del Frappato e infine il dolcetto che fanno i ragazzi di Valli Unite a Costa Vescovato nel tortonese.
Dentro RossoUnito c’è l’amore per la Terra, la fatica dei Contadini, la collaborazione tra viticoltori lontani ma con gli stessi Valori, comunica uno stile di vita, trovando nella biodiversità il fattore essenziale per ogni tipo di produzione agricola.
Un vino per Pietro, il figlio di Marco e Alessandria, nato tra Offida e i Colli Tortonesi, un vino per la vita. Un vino della vita.
Last but not least il locale: CL 75 è in centro a Porto San Giorgio, ha pochi tavoli, è carino e curato, puntate sui panini gourmet e su una buona bottiglia se avete sete o su un calice alla mescita se vi basta. In quel caso con 10 euro state da Re.
Una replica a “Un weekend RossoUnito, il vino di Pietro”
Tutto quello che passa dai colli tortonesi é “Benedetto”.