Daniele Baiesi: i miei vini in Germania

Con un piacere che non avete idea pubblichiamo il primo contributo di Daniele Baiesi per Basketkitchen, direttamente da Bamberg. Dove da Manager ha vinto due scudetti consecutivi, costituendo con Andrea Trinchieri una coppia straordinaria.

(Daniele Baiesi) – Esiste parecchia letteratura, ed un numero imprecisato di stereotipi, circa le differenze tra noi italiani ed I tedeschi. Alcuni di questi luoghi comuni si fondano, ovviamente, su una parte di verita’, come quella che vuole I teutonici precisi e scrupolosissimi esecutori, al cospetto della creativita’ e del talento un po’ cazzaro  di noi italiani.

Noi, gli italiani di Bamberg, ‘che abbiamo il sole in piazza rare volte, e il resto e’ pioggia che ci bagna’, abbiamo pero’ avuto la fortuna di andare un attimo al di la’ della chiacchiera e dello stereotipo, girando e scoprendo un Paese che ha molto piu’ da offrire che non solo wurstel e birra.

Ok, la birra e’ molto piu’ di un semplice prodotto tipico, se e’ vero che nella sola Landkreis Bamberg, 150mila anime, operano oltre 80 birrifici, piu’ o meno artigianali. E’ sorprendente come mezzo litro di acqua costi il triplo dell’equivalente quantitativo di birra in autogrill, il che fa ovviamente sospettare che l’acqua venga ricavata dalla birra e non il contrario, ma tant’e’.

Quel che esce da schemi e leggende, e che sorprende anche per bellezze paesaggistiche, e’ la realta’ vitivinicola tedesca.

Brevemente: la Germania ha una superficie vitata di circa 100mila ettari. Dalla Franconia birrofona, prendendo la direzione di Francia e Lussemburgo, si attraversano aree coltivate a Riesling, un po’ di Pinot nero (Spatburgunder) , Pinot bianco (Weissburgunder), e poco altro.  Si passa dal Silvaner  della Franconia che aveva ispirato Goethe, al Reinhessen che produce il (pessimo) vino per il mercato di massa.

Dal Pfalz (Palatinato) al Baden-Wuettenberg, alla zona del  Rheingau all’estremo ovest coi vini di Mosella e Saar.

Pochi rossi, con scarsa estrazione, soprattutto in Rheingau: al momento mi sono imbattuto in bottiglie di Pinot nero (Spreitzer e Dr Crusius, che produce anche un Pinot madeleine) abbastanza semplici ma ben fatti.

Ovvio pero’ che sia il Riesling il protagonista indiscusso tra I vitigni tedeschi.  La celeberrima (e turisticissima) Mosella e’ una valle splendida che pare il set di un film di James Ivory: produce vini elegantissimi, Riesling secchi (Trocken) ma di piu’ quelli con forti residui zuccherini , con una bilanciata e spiccata acidita’ che li rende tra I vini piu’ longevi al mondo, da aspettare, studiare, e capire.  

Bottiglie con complessita’ e duttilita’ tutte da sperimentare in cucina.

Coach Trinchieri ed io abbiamo visitato la grande maison Markus Molitor e la piccola Weingut  Immich-Batterieberg, azienda acquistata una decina d’anni fa da Gernot Kollman,  ex enotecnico di un’altra grande weingut, la famosa  Dr Loosen.

Nonostante la classe e la fama dei vini prodotti in Mosel-Saar, io sono rimasto affascinato dalla regione del Nahe, una area non estesa che altro non e’ che la valle di un affluente che sfocia nel Reno a Bingen.

Verdissima, non cartolinesca come la Mosella, 4mila ettari con una varieta’ insospettabile. Spaetlese e auslese li producono tutti, ma la qualita’ dei secchi  qui e’ straordinaria.

STARTING FIVE

Weingut Donnhof Riesling Felsenberg GG 2012

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Nome altisonante per gli amanti del genere, io ovviamente ne ho fatto conoscenza per la prima volta a giugno durante il mio viaggio in Rheingau e Nahe. GG sta per Grosse Gewaech, una sorta di Grand Cru Tedesco. Riesling secco, ricchissimo, ancora giovane. Naso tipico del Riesling, frutta bianca e gialla, poi le note di agrumi, pompelmo, e la straordinaria mineralita’ data dal suolo vulcanico delle vigne. Emerso netto profumo di aneto. Ha accompagnato un carpaccio di salmone marinato alle erbe con peperoni e zucchine appena scottate sulla griglia. Siamo intorno ai 35 euro in enoteca.

Trovate questo vino e una grande selezione di vini tedeschi all’Enoteca Galli di Senigallia

Dr Crusius Dry Riesling Top of the Rock 2014

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Selezione di uve provenienti dall’area Rotenfels (Rocce rosse), sempre in Nahe. Appena aperto profumava stile Roquefort…poi frutta gialla e mineralita’. Sembrava di bere una spremuta di sassi. Tre bottiglie per verificarne evoluzione e crescita. 22-25 euro in enoteca.

Emrich Schonleber “Mineral” 2014

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Il signor Belfegato produce vini di grandissima eleganza. Il Mineral e’ pieno di energia, naso pungente, quasi piccante di erbe. Vino che abbina complessita’, finezza ed una buona struttura, muscoli ma con stile ed un finale molto lungo. Grande rapporto qualita’-prezzo (16 euro in enoteca). Di Schonleber, per chi volesse spendere qualche euro in piu’, consiglio anche il GG Halenberg, Grand Cru assaggiato in loco ma disponibile solo da settembre.

Johannishof – Riesling Trocken Johannisberg Hoelle 2015

rtd.news.presse

Qui siamo in Rheingau, con I vigneti a lato del grande fiume. Regione che regala Riesling piu’ corposi,  con la nota minerale che lascia un  po’ il palcoscenico ai piu’ classici profumi di frutta esotica e di fiori, il tutto comunque sorretto da una buona acidita’.

Riesling rotondi e se vogliamo un filo meno misteriosi, che sfruttano le buone condizioni climatiche che permettono alle uve di arrivare a piena maturazione e di sviluppare un ricco bouquet di aromi.

 

Completo il quintetto base con una birra locale, in attesa di aprire qualche Riesling della Mosella: la U della Mahr’s. U starebbe per Ungespundet, “birra Chiara”. La producono tutti, ma questa al momento e’ in cima alla hit parade. Schietta Kellerbier (Keller=cantina), con poco gas, ingresso abboccato e gusto pieno: come ha scritto qualcuno “muscoli in corpo poco nerboruto”.   

MAHRS-logo

La selezione di vini tedeschi di ENOTECA GALLI 

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