10 flash dal Salone del Gusto

Metti il centro città di Torino, giornate di sole caldo, magnifico, la visione di un festival diffuso in piazze, parchi, corti, cortili, portici, e poi la gente. Tanta gente, una marea di gente “confusa e felice” per una esperienza speciale quale è Terramadre Salone del Gusto.

Difficile riordinare le idee dopo giornate così e soprattutto complesso avere una visione ampia su questa cosa: avrei dovuto moltiplicarmi e moltiplicare il tempo a disposizione per vedere, ascoltare e annusare tutto ciò che desideravo.

Ma passare buon tempo con persone care in un contesto del genere è stato bellissimo.

Provo a riassumervi dieci cose indinenticabili di questa esperienza.

1- Torino: così bella nel suo centro città, così accogliente, così romantica. Il posto ideale per la nuova idea di Salone di Carlo Petrini.

2- La gente: una folla in festa. Curiosa, appassionata, affamata, bella da guardare e bella da vivere.


3- I produttori, gli artigiani del gusto: sorpresi da tanta affluenza e dal clamoroso successo del nuovo format. Quelli che, come mi ha scritto il grande Carlo Annese, “sono combattenti non più anonimi le cui storie vanno raccontate, trasmettendo emozioni”. Quelle che i professionisti del palato non sanno più dare, per intenderci.

4- Il mio incontro con Petrini, casuale e emozionante. La felicità che si leggeva nei suoi occhi e nelle sue parole per tanta bellezza, ma anche l’invito a non esagerare con le lodi e l’esaltazione.

5- La via del Gelato: sotto i portici di Via Po, costruita attorno alla gelateria di Alberto Marchetti, una “via” che ha messo  il gelato “al centro del villaggio”. E che sembra già troppo stretta: una soluzione per il futuro potrebbe essere quella di chiudere al traffico Via Po e sognare la più grande gelateria del mondo creata dai Migliori.


6- L’Enoteca: in una location mozzafiato, nel cortile di Palazzo Reale. Laboratori, presentazioni e le migliori etichette italiane, con il temporary quotidiano dal mondo.

7- La rumba del Valentino: un’esperienza vertice alla ricerca dei prodotti perfetti, la bellezza del Castello, ma anche una maratona olimpica per la quale più che il calice servivano gli integratori.

8- Le code ai food truck: in piazzetta Reale l’apoteosi dello Street Food con mezzi da tutta Italia. Davanti alle polpette ho visto gente con l’ombrellone. Scherzo, ma sembrava di essere in coda per un concerto di Springsteen. Il mondo dello Street food ha in mano una carta clamorosa, ma deve giocarsela bene puntando sull’eccellenza del prodotto più che sulla moda del momento.



9- Piazza San Carlo e Via Roma: il meglio in pieno centro. Ne hanno beneficiato tutte le attività commerciali. Il numero di espositori con il sold out del prodotto da vendere, domenica sera, non si contava. Successone. 

10- Il tempo: sempre bellissimo, come è giusto che fosse. Ha premiato un grande uomo e la sua visione del futuro.

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