Non è un periodo facile qui nelle Marche, ma resistono ancora serate che ti scaldano il cuore. Come quella di ieri sera a Cl 75 di Porto san Giorgio, un delizioso bar à vin francese trapiantato qui con passione e competenza, e che ha ripreso il ciclo di serate con Andrea e Gessica della Trattoria Gallo Rosso. (nella foto, che ho rubato dalla pubblicazione Facebook del Signor Andrea Sgariglia)
La prima tappa? Giovedi 28, subito un circoletto rosso.
Ma prima permettetemi una doverosa premessa: non è mai facile chiedere di partecipare a serate cosi con un menù personalizzato viste le mie ristrettezze obbligate e le mie scelte degli ultimi due anni, ma Andrea Tantucci e Gessica Mastri con me sono sempre troppo speciali.
E dal meraviglioso menù della serata
-Ciavarro
-Rigatoni con zucca, lonza e Bucarello
-Oca cotta nel Pecorino
-Torta al cioccolato e crema allo Strega.
ho avuto come sempre dei magnifici adattamenti, una zuppa con il cavolo anzichè il ciavarro con la salsiccia, l’acciuga al posto della lonza coi rigatoni Mancini (che piatto !) e un finocchio che mi ha commosso, ricordandomi i quintali di finocchi che ho divorato nella mia vita grazie a Mamma.
I vini, che meraviglia!
Tutti da vigne madre, tutti del 2013, una grande annata per i bianchi di Marche e Abruzzo.
Siamo partiti con il pluriremiato Grand Cru di Guido Cocci Grifoni, molto solido, ammiccante, lungo, 2900 bottiglie prodotte dalla Vigna Madre di San Savino in Ripatransone. Poi ci siamo spostati a Ofena, provincia de l’Aquila, per il Frontone di Cataldi Madonna, la prima cantina abruzzese a credere nel Pecorino in purezza, che mi è piaciuto tantissimo per la sua grande mineralità e i suoi profumi davvero persistenti.
Infine Noè, che avevavamo degustato a Senigallia nella serata con Paolo Brunelli e Sandro Sangiorgi, il pecorino che nasce proprio a Trisungo di Arquata del Tronto, il progetto visionario di Stefano Amerighi e Maurizio Silvestri che ieri sera ha raccontato tutti e tre i vini con passione, cuore, competenza. Come fa sempre quando racconta Le Marche, imperdibili i suoi libri con Stefano Merlini con le foto di Mario Dondero, fino all’ultimo su Trieste, Livorno e Taranto.
E qui vi rimando a ciò che dice Sangiorgi di questo 2013 davvero diretto, “olfattivamente ignorante”, diretto e davvero miracoloso. Ce ne sono pochissime bottiglie, Silvestri ci ha confidato che l’annata più ricca di prodotto sarà il 2015, circa 1000 bottiglie.