Ieri sera, a un certo punto della cena, ci siamo detti testualmente: “Certo però che questo è forse il nostro posto preferito, e probabilmente ci veniamo poco”.
Poi però ho fatto mente locale al numero di chiamate che ho fatto l’estate scorsa per prenotare un tavolo per due, e al solito refrain della risposta: “Mi spiace, siamo al completo”.
Fatto sta che Angelina ed io sulla terrazza di Signore Te Ne Ringrazi, a Montecosaro, non ci abbiamo mangiato mai, e questa è una mancanza grave.
Però dentro ci piace assai, e ci sta bene cosi.
Abbiamo pescato al volo probabilmente una delle ultime serate del menù estivo, e abbiamo trovato il tutto semplicemente divino.
Anzi, divinamente semplice.
Le due boules di insalata russa fritta, vogliamo parlarne?
L’incartata di sardelle accompagnate dal paccatello, gazzosa e maceratino come si faceva una volta.
Il concetto della mezza pizza, per renderla una pietanza e non un piatto unico. Fornarina vegetale bella e stuzzicante.
La Milanese di pomodoro bisteccone, maionese, foglie di senape,
cetrioli e mandorle: un secondo da circoletto rosso.
Infine il Tartufo all’anice verde di Castignano affogato all’orzo, bello goloso.
Il vino: il Servigliano di Dezi, per continuare la saga famigliare nella scelta di certi vini. Non sono un tifosissimo del Falerio, ma questo Falerio Pecorino ha accompagnato per bene una cena divertente e sfiziosa.