Per una pausa pranzo di alta qualità o per una bella cena su mare, imboccate il lungomare di Porto Sant’Elpidio, zona Faleria. Cercate l’insegna Trattoria Trentasette e iniziate un veloce viaggio nel gusto. Un luogo invidiabile. Ad accogliervi ci saranno il titolare Stefano Alessandrini, accompagnato dalla moglie chef Roberta Mancini. Assieme vi faranno mangiare praticamente sul mare tra il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli, la brezza marina e l’orizzonte azzurro in cui mare e cielo si fondono.
Perché al Trentasette quelle onde che hanno eroso la costa elpidiense potrebbero far sì che che la terrazza del ristorante si trasformerà piano piano in un possibile trabocco fermano.
Passiamo ai piatti.
Una rapida carrellata di antipasti e un primo, niente più per una pausa pranzo, a meno che non vogliate perdervi anche tra grigliate e dolci. Ma in meno di un’ora uscirete con il sorriso.
Si parte con un carpaccio di sgombro con le pesche della Valdaso, poi alici con stracciatella e verdure fresche, capesante fritte con una gustosa maionese al dragoncello e infine, per chiudere l’antipasto che avrebbe già soddisfatto ogni tipo di palato, uno sgombro grigliato con pomodorini, cipolla e pane tostato.
Quattro portate accompagnate da un vino di qualità, un Derthona 2016 di Walter Massa che da queste parti pochi ristoratori tengono e che invece rappresenta un perfetto connubio per un pasto rapido ma raffinato.
L’impiattamento è curato e ricercato: le alici incastonate nella stracciatella ne sono l’emblema, ma è la panatura delle capesante che conquista.
Merito del pane Panko, di origini giapponesi, oggi sempre più difficile da trovare ma perfetto per tenere doratura e consistenza.
Sulla scelta del primo bisogna fidarsi del ristoratore e osare: c’è sempre qualche fuori menu. Il sorriso è già una risposta: cozze e paccasassi.
La tipica verdura del Conero, rara e protetta, è diventata la base per un pesto realizzato dai ragazzi di Rinci, che ne conoscono ogni segreto.
A questo la chef del Trentasette ha abbinato delle cozze fresche e una pasta speciale, di quelle che si mangiavano una volta e che ora Benedetto Cavalieri ha riproposto: le ruote.
Una pasta particolare, perché resta un po’ al dente, ma che ben si abbina con un pesto capace di condire ogni buchino. Un grande piatto, unico nel suo genere, che poi se volete potete alternare all’altro cavallo di battaglia della cucina del ristorante elpidiense: lo spaghettone alici, pomodorini, capperi e pane tostato.
Ci sarebbe tanto altro da provare, ma è una pausa pranzo e così, ultimo sorso di Derthona e un caffè prima di salutare respirando il profumo del mare.
Raffale Vitali
Direttore
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