Da Locanda Rocco a Sirolo c’è la carta di vini naturali più bella e intrigante della Regione, ma probabilmente è ingiusto limitare alle Marche la qualità di una lista immaginifica, costruita da Giorgio Tridenti con una passione e una competenza uniche.
Da Locanda Rocco ci sono da qualche mese anche la classe e la verve di Emanuele Boccaccini, che in tema di osti, di come si sta in sala e di vini ha proprio una marcia in più.
Da Locanda Rocco c’è soprattutto l’anima di Checco, il giovane cuoco figlio di Giorgio che da una maledetta notte di un anno e mezzo fa cucina per gli Angeli.
Checco è nella meravigliosa piazzetta in cui si mangia d’estate. Checco è in un bellissimo ritratto in fondo alla sala. Checco è sui menù. Checco è nelle parole e nelle spiegazioni del Padre, che cura la sua Locanda nel sacro nome del Figlio. Checco è in tutte le iniziative, quelle passate e quelle future, anche borse di studio, che contaminano le cucine che aveva frequentato per fare gavetta col futuro di un ristorante che vuole trasmettere cura, amore e ricordo. Per fare tutto ciò ci vogliono una forza magnifica, un sentimento sconfinato, davvero una umana grandezza.


Siamo già stati un paio di volte quest’anno in Locanda, la prima trascinati dalla simpatia di Emanuele, che ci ha viziati con una boccia di Prosecco col fondo di Casa Coste Piane, e ce lo siamo tracannato tutto senza vergogna con una lunga serie di assaggi dal menù.


La seconda per una cena piena di cose belle, soprattutto i racconti, i racconti dedicati a Checco, alla sua legacy, e poi ai vini, ai formaggi, ai progetti futuri. Una cena emozionante, piena d’amore.

I menù sono due, si “entra” a 30 euro, c’è quello di Checco a 50.


Le triglie ai pistacchi con cime di rapa e ribes sono favolose.

La ciotola di gobbi fritti e parmigiano, il primo piatto mai provato da Checco, è perfetta per iniziare, anche da dividere.
I ravioli di crostacei, vongole e finocchi: wow!
I totanetti davvero super golosi.
I formaggi di Gregorio Rotolo, il produttore che fornisce Niko Romito, piuttosto imperdibili: una rarità!
Con la torta di rose e crema pasticcera chiudete in grazia del Signore.
Dei vini, vi ho già detto: noi siamo andati fino all’Isola del Giglio, pescando un Ansonaco da sballo.



Locanda Rocco non è “solo” ristorante, ma anche un bellissimo posto per dormire a Sirolo.
Locanda Rocco
Via Torrione, 1, 60020 Sirolo
Telefono: 071 933 0558