Veruska ed io siamo tornati da Corso 41 a Montegiorgio, segreto ben custodito nell’entroterra fermano, dove evoluisce il talentuosissimo Emanuele Senzacqua. Il locale è molto curato e la cucina, almeno per noi, da circoletto rosso come i ravioli di stracotto di mia moglie. Corso 41 è un progetto giovane, coraggioso e inebriante.
Grazie all’uso del Coravin si può osare al calice praticamente tutta l’interessante carta dei vini, che pesca il meglio dal Territorio con intriganti divagazioni fuori Regione. Abbiamo bevuto un calice di Regina del Bosco di Dezi ed un calice di Vignagiulia di Dianetti, il meglio del Montepulciano marchigiano. Pane e grissini purtroppo sono illegali, poi c’è l’olio di Stefano Gregori nella sua interpretazione più elevata, l’ascolana tenera.
Pranzo divertente e conto in linea con le aspettative, come sempre il servizio è stato eccellente, aspetto che per noi fa tutta la differenza del mondo.