Nelle Marche La Meglio Gioventù della ristorazione

Segnatevi questa data, martedì 13 agosto 2019. Allo Chalet Sombrero di Lido di Fermo della Famiglia Ferracuti veniva allestita una lunga tavolata, per una cena a sei mani con Davide Di Fabio, Richard Abouzaki e ovviamente Pierpaolo Ferracuti da qualche tempo al comando di Retroscena.

Denominatore in comune, Massimo Bottura e l’Osteria Francescana dove tutti e tre, chi più chi meno, si sono formati come cuochi.

Qualche mese dopo per Retroscena arrivava la sorprendente “bocciatura” della Guida dell’Espresso, un passaggio a vuoto che è stato una specie di detonatore: Abouzaki e Ferracuti diventano partners in crime, e in un paio d’anni al Sombrero ci fanno una pizzeria vista mare gourmet £La Sera pizza vista mare” e dietro Retroscena aprono un visionario Ramen Bar, Opera.

Era il mese di novembre del 2019 quando attorno a Nikita Sergeev talentuoso e ambizioso Chef e Patron de L’Arcade – siamo sempre a Porto San Giorgio –  si alzavano tanti rumors sulla conquista della stella Michelin. In molti nel giro dei “gastronomi” qui nelle Marche se la aspettavano quasi più nel ’19 che nel ’20, quando sulla meglio gioventù della ristorazione italiana arrivava la più copiosa cadute di nuove stelle degli ultimi anni. Ma non su Nikita,  che però era già al lavoro sul suo nuovo progetto: trasferire l’Arcade nei locali che furono di Aurelio Damiani, dove ora festeggia il meritato traguardo.

Forto by L’Arcade

Ci siamo lasciati indietro Di Fabio, che dal 21 giugno di quest’anno, lasciata la Francescana dopo sedici anni,  ha sposato il progetto “Dalla Gioconda” di Gabicce, uno dei posti più fighi della Regione, panorama pazzesco e boatos per la sua Zuppiera (piatto dell’anno per Identità Golose) dentro un menù in cui ritroviamo quel “Saluti da Rimini che ci riporta a quel 13 agosto 2019, e che gli è valso il riconoscimento di novità dell’anno dal Gambero Rosso il giorno prima della proclamazione delle stelle per i suoi amici di Retroscena e per l’Arcade in una serata ancora una volta molto importante per la nuova generazione di cuochi italiani:  tra i 26 nuovi stellati, 8 sono under 30 e di questi la metà under 25.

Il Saluti da Rimini dell’agosto 2019

Pensate che dalle parti dei miei amici “Marchignoli” e della redazione del sito specializzato Dissapore si ventilava già la  stella al primo colpo anche per Di Fabio, riconoscimento solo rinviato.

Sempre il Gambero, in un tripudio di forchette e premi speciali, ci ha messo altro hype: Errico Recanati il re della brace e del fuoco vivo di Andreina (Loreto) ne ha finalmente prese tre guadagnandosi la menzione speciale per il miglior pane in tavola. Stella Michelin ovviamente confermata.

Il Lab 2021 del tristellato Mauro Uliassi ha vinto per distacco il premio di miglior menù degustazione dell’anno, peraltro annunciato dalla lunga processione estiva di reporters e appassionati in quel di Senigallia, dove la Madonnina del Pescatore di Cedroni si è preso il riconoscimento per miglior servizio di sala.

Tra i 10 con il miglior rapporto qualità prezzo c’è Da Sebastiani a Ortezzano, dove mia moglie ed io abbiamo trascorso una delle serate estive più piacevoli e sorprendenti, e con lui occhio a Giulio Gigli che rientrato in Italia dalla Catalogna, a Capodacqua di Foligno (siamo quasi al confine) ha aperto UNE, per molti the next big thing.

Giulio Gigli foto by Une

E adesso?

Il discorso è sempre il solito, si tratta di fare sistema, e in questo senso Ferracuti e Abouzaki sono stati esemplari, e di “costruire” attorno a questi straordinari talenti un’ idea di turismo realmente aspirazionale e meno approsimativa, con un’idea comune di qualità nei servizi.

Se da qualche anno Senigallia fa quasi storia a sé col suo luna park gastronomico meta ambita di appassionati di cucina e vino italiani e internazionali (a proposito, ci siamo dimenticati i tre gamberi per Vino e Cibo a Senigallia e Ophis a Offida), per Porto San Giorgio e più in generale il sud della Regione, alle prese con problemi seri legati a distretto e occupazione e da anni terreno fertile per progetti seri in ambito agricolo, food and wine, si presenta davvero una grande opportunità.

Che a propiziarla siano i giovani è proprio una grande notizia.

Ganmaria Vacirca

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