La Top 50 del Basket Italiano a Tavola/Verso la TOP 10

Con la discesa in campo di uno dei miei più cari amici (e uno dei migliori amici di Basketkitchen.com), lo scout internazionale dei Detroit Pistons Daniele Baiesi, qui in “classifica” si inizia a fare sul serio. Mancano pochi nomi per completare questa prima, lunghissima esperienza della Top 50, e siamo certi che il meglio debba ancora venire. Magari a partire da questo primo post realizzato in collaborazione con Daniele e che ci prepara per la TOP TEN

14 – Marco Atripaldi: Amministratore Delegato della Pallacanestro Biella. Galdos per gli amici, Raoul per (pochissimi) intimi, ha sempre avuto di singolare la propria plurale personalità culinaria: parco poiché controllato (si narra al limite della dieta fantozziana, dalla compagna…) nelle cene domestiche, ha sempre cercato la libertà a tavola nelle serate mondane. Fiori di zucca e pinot grigio rosato frizzante i must del GM biellese, ma pare siano anche leggendari alcuni compulsivi assalti all’ora dell’aperitivo di arachidi e salatini. Non pratico ai fornelli, predilige I bianchi frizzanti. In città almeno due menzioni di onore: al direttore di Eco di Biella Gabriele Pinna e allo sponsor, presidente e mecenate Massimo Angelico.

13- Emilio Kovacic, ex centro della Effe, da qualche anno a capo del Synergy Group (il programmino che ti permette di vedere e scegliere tutti i giocatori del mondo) ha evinto il degrado della “sua” Bologna dal calo della qualità dei tortellini serviti da un noto ristorante della città. Foodblogger (ma il suo blog lo legge solo lui, dato che sta sul suo computer e basta) e commensale da soddisfazione (per il cuoco), ha in realtà un palato un po’ stantio, che confonde pancetta e tonno affumicato, e che non gradisce il lardo di colonnata, ma si adopera in cucina pare anche con discreti risultati. Sostiene che Marco Polo sia in realtà Marko Polo in quanto nato in Croazia, e pare sia famosa la sua Karbonara (dicunt la migliore oltre cortina). Raboso Piave e Cannonau le sue scelte in materia di vino.

12- Marco Baldi: si dice che l’ex giocatore e dirigente valdostano dell’Olimpia Milani, ora scout, fosse uno dei giocatori piu’ sporchi in campo (citofonare Herreros, dice lui), ma a tavola è un vero lord e fuoriclasse. Leggendarie le sue serate a stinchi di maiale a Mannheim; ha di recente fatto visita alla Cerveceria Catalana di Barcellona, dove non si prenota e c’e’ sempre una ressa spaventosa. Il settepiedi aostano pare abbia usato metodi piuttosto convincenti per ottenere un tavolo in tempi brevi. E’ maturo per un derby con Meo Sacchetti. Onnivoro.

11- Antonello Nevola: general manager della Scandone Avellino,  è un eccellente conoscitore di aglianici, taurasi, grechi e fiani; si racconta abbia utilizzato vini e cibi per sfogare lo stress di due stagioni a dir poco complesse sul piano societario ad Avellino. Palato fino, “doroteo” per sua stessa definizione, dispensa Taurasi di Molettieri (un top nella guida Parker) ai profani della terra del tufo. Buona forchetta che parla poco, al limite del mimo, è un commensale ideale nei locali superaffollati. Nella foto insieme ad altri due campioni: Pietro Scibetta a sinistra, voce di Eurosport, firma di Gazzetta e Gazzetta.it, Rivista Ufficiale NBA e Stamoa; Marco Aloi, fisique du role, potente Marketing Manager di Pallacanestro Biella e uno dei dirigenti più attenti al potenziale del mondo food & drink legato allo sport.

5- continua

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