Con Piera e Dario dalla Zia Gabri

Piera e Dario ci portano a mangiare da un loro Amico, Lorenzo è un oste fidato e un grande padrone di casa. L’Osteria della Zia Gabri è proprio uno di quei locali che piacciono a noi, è nel centro storico di Brescia vicino al Duomo e al Tempio Capitolino che poi abbiamo raggiunto a piedi dopo pranzo. Tavoli in legno, il nostro col ripiano in formica, bell’ambiente raccolto e gioviale, splendida compagnia, pranzo fantastico.

Partiamo dal bere: non c’è una carta dei vini fisica, ci pensa Piera confrontandosi con Lorenzo, si parte dal Territorio con una bolla di ingresso di facile beva.

Poi si va in Francia e qui il volume si alza decisamente con una boccia di grande livello, un savagnin di media struttura e la corretta ossidazione. Niente fronzoli, diretto al palato con note ricche e avvolgenti. Che bottiglia!

Aggiungo qui la bottiglia che Piera e Dario ci hanno donato: un Nebbiolo autoctono fresco e fragoloso. Me lo sto godendo mentre scrivo.

Veniamo al cibo. Da tempo non mi capitava di fare il bis di un piatto ma con le capesante crude più avocado non ho resistito. Golosa la melanzana al forno con i fichi.

Mancavano pane e focaccia fatti in casa che sono un must del locale, ma sarà per la prossima volta (sostituti comunque all’altezza).

Tra pesce d’acqua dolce (trota) e cortile (cappelletti con ripieno di coniglio) le altre portate a tratteggiare la dinamicità di un locale che vuole andare oltre la tradizione riuscendoci benissimo.

Finale annunciato: maritozzo con la panna, caffè e amaro bresciano Gregario.

PS – La Signora Gabri riposa in pace dallo scorso mese di Ottobre. Lorenzo, nel ricordarla, così ha scritto: “per fortuna mi hai insegnato a cucinare”.

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