Sedici città, sedici squadre, sedici possibili trasferte. La Guida della serie A di basket come sempre non parla di giocatori, ma segnala posti, idee in cui trovare del buon ristoro prima o dopo la partita.
In ogni città aprono ormai ogni anno centinaia di “situazioni” nuove in cui si serve cibo, ma qui cerchiamo di dare sempre buoni consigli, grazie anche agli amici che da tutti i campi ogni tanto mi mandano segnalazioni, idee, proposte che vale sempre la pena ascoltare.
Quest’anno la guida arriva in ritardo, ma abbiamo superato le 100 segnalazioni, per tutti i gusti e per tutte le tasche, e perdonerete il ritardo.
MILANO
Vicino al FORUM, prendendo la strada che costeggia il Naviglio tenendo la zona commerciale alla vostra sinistra, trovate ERBA BRUSCA, entusiasmante ristorante con orto, di cui qui si è parlato sempre in maniera diffusa. Locale semplicemente paradisiaco. (Alzaia Naviglio Pavese, 286, 20142 Milano MI, 02 8738 0711)
Sempre sul Naviglio, in Ripa di Porta Ticinese 93, c’è la migliore Enoteca della città dedicata ai vini naturali. Si chiama Vinoir, ci sono pure stato recentemente e dopo l’apertura della “sezione” ristorante, trovate grandi bottiglie e una più che solida proposta alla carta. (Ripa di Porta Ticinese, 93, 20143 Milano MI)
Per la pizza, come sempre, vi mando da Lievità. Nella versione originale o in quella di via Pasquale Sottocorno. (Via Carlo Ravizza, 11, 20149 Milano MI, 02 9132 8251)
Per i panini i miei amici di Ciabasket optano spesso per un posto di culto: Margy Burger è in Piazza Santo Stefano 2, i tavoli sono pochi ma la sostanza non manca. Anche in questo caso non siamo lontani dal Forum, il locale si trova a pochi passi dall’Università Statale, ci si arriva in un quarto d’ora circa di macchina. (Piazza Santo Stefano, 2, 20122 Milano MI)
Se invece volete alzare il tiro con un pranzo stellato prima della partita, senza stare troppo lontani da Assago, in via Meda c’è Contraste di Matias Perdomo, che è un tipo anche abbastanza fashion, un drago ai fornelli, già stellato al Pont de Ferr e ora fresco di Stella Michelin 2018. (Via Giuseppe Meda, 2, 20136 Milano MI. Tel 02 4953 6597)
Poi in ordine sparso, mi piace segnalare:
Al Pizzetta, ragazzi del basket che hanno fatto risorgere l’idea della mia amata pizza al volo in Viale Montenero 73 (0236508599)
La focaccia al taglio di Maddàai in Via Melzo 28 (0229522384)
Il Mercato del Suffragio e tutto quello che c’è li dentro, le pizze in primis (Piazza Santa Maria del Suffragio, 2. Tel.0291638069)
Gino Sorbillo Olio a Crudo in Via Montevideo 2 angolo via Savona, l’ultima (credo) creatura milanese di Gino Sorbillo, e anche qui non siamo lontani dal Forum.
Per alzare un pò il tiro:
Manna Ristorante in Piazzale Governo Provvisorio 6: Matteo Fronduti, dall’altra parte della città, è bravissimo.
28 Posti in Via Corsico 1: in piena movida non lontano dal Forum.
Yuzu in Via Lazzaro Papi 2, per me il miglior giapponese della città
Lume in via Watt 37, stella Michelin, Luigi Taglienti potrebbe essere the next big thing
PESARO
Vicono alla Palla di Pomodoro ci sono due locali “cosi lontani, cosi vicini”. Sono degli habituè su questo blog. e sono sempre una certezza. Il ristorante stellato Nostrano di Stefano Ciotti (Piazzale della Libertà, 7, 61100 Pesaro PU, tel 0721 639813) e a pochi passi il Tipo Pub di Simone Flamini. (Viale Trieste, 180, 61121 Pesaro PU)
Ovviamente non finisce qui. Da Il Galeone a Fano si mangia benissimo. (Piazzale Gaetano Amendola, 2, 61032 Fano PU. Tel 0721 823146)
E nell’entroterra ci sono tante meraviglie nascoste, di cui ha scritto l’amico Fabio Renzi qualche tempo fa. Adesso poi è periodo di tartufi, e qualche giro all’interno sarebbe bene farlo, magari da Cianni a Fratte Rosa come segnalato da Paolo Fadelli.
Trovate invece qui altri consigli per la vostra trasferta pesarese.
BRINDISI
E’ assolutamente d’obbligo una pausa scenica panzerotto da ROMANELLI, friggitoria pizzeria che dal 1949 fa impazzire più o meno tutti con la celeberrima “fritta”, un panzerotto dalle dimensioni gigantesche. (Via Santa Lucia, 3, 72100 Brindisi. Tel 0831 590496)
Una tappa da Guidone al suo chiosco il Paninazzo, sul Lungomare, per il panino coi turcinieddi, ma anche l’impepata di cozze.
La Braceria Semeraro è sempre una garanzia. Si trova in piazza mercato a ed è un vero e proprio tempio della carne. Semeraro è una tappa imperdibile. Polpette, le mitiche bombette, involtini, bistecche , salsicce che si scelgono direttamente dal banco macelleria. (Piazza Mercato 30, Brindisi, BR 72100. Tel 0831 521524)
BRESCIA
Dario Costa conferma tutti, a partire dal Martha Wine Bar a Brescia (Piazzetta Tito Speri, 11, 25122 Brescia BS)
Fate come David Moss: conclusa la partita, comunque sia andata, dissetatevi
con dell’ottima birra. Perfetta per reintegrare i sali minerali, alleviare
il rammarico per una sconfitta o brindare alla vittoria della vostra
squadra.
Ai piedi del castello, in un ambiente colorato e informale, il Martha Wine
Bar vi offre un’eccellente selezione di birre spillate a dovere. I piatti
d’accompagnamento sono semplici e le materie prime di qualità. Se il tempo
e la temperatura lo permettono, è consigliatissimo il patio esterno.
Poi Cascina Balocchi a Lonato. A dieci minuti dal Palageorge, immersa nel verde, trovate questa antica cascina sapientemente ristrutturata. Cocktail bar di livello, la cucina è in grado di soddisfare le esigenze più disparate. Il menù varia a seconda
del periodo, i piatti vengono preparati con ingredienti di stagione e vanno
dalla rielaborazione della cucina tipica locale al cheeseburger vegano. E’
possibile visitare lo spazio arte che ospita mostre, workshop e serate a
tema con esclusivi DJ set. (Via Campagna Sotto 2 Local Campagna, 25017, Lonato del Garda, Tel331 609 3776)
Sirani a Bagnolo Mella, una specie di tempio per la pasticceria e le pizze goutmet. (Via Gramsci 5, 25021 Bagnolo Mella BS. Tel: 030 682 1179)
Colazione, merenda, aperitivo o cena, qualsiasi sia la vostra esigenza, magari dettata dall’orario della partita, Sirani è il posto giusto.
Assortimento dolci in cui perdersi e lasciarsi tentare, pizza gourmet con pochi eguali e carta dei vini limitata ma di pregio. Locale raffinato che fa della ricercatezza e dell’unicità della proposta culinaria i propri tratti distintivi. E’ possibile acquistare i prodotti esposti, presente ideale per chi vi aspetta a casa. Il cannolo con la crema speciale di Sirani è in grado di guarire qualsiasi supplizio, sportivo e non, ma, attenzione, crea dipendenza.
La vera novità per il 2018 è che Bedussi. un locale che è partito come gelateria, ora è anche ristorante a tutti gli effetti. Andateci anche solo per una focaccia. (Via Crocifissa di Rosa, 113, 25128 Brescia BS. Tel: 030 393079)
Già che ci siamonon dimenticate un giro tempio della pasticceria, la pasticceria Veneto di Iginio Massari, in via Salvo D’Aquisto 8.
PISTOIA
Gran bel posto Pistoia, pieno di locali carini dove fermarsi per qualcosa di davvero goloso.
Una tappa imperdibile: da Le Zie del Lampredotto. Per gli appassionati del genere è una tappa che vale viaggio e trasferta. (Via IV Novembre 45 Pistoia)
Confermatissimo da Marino a Serravalle Pistoiese. (Via Provinciale Lucchese, 102, 51034 Ponte di Serravalle PT. Tel: 0573 51042)
Siamo appena fuori città in un tempio della ristorazione tradizionale toscana. Un rapporto qualità prezzo tra i migliori della Regione, un menù da mandare giù di testa gli appassionati del genere. Crostini al Papero con polpettine, pici con il ragù di Chianina e una bella fiorentina.
E pure la Trattoria dell’Abbondanza. (Via Abbondanza, 51100 Pistoia PT. Tel: 0573 368037)
La filosofia del locale? Quella della seasonal cuisine, con un menù che si rinnova di stagione in stagione. E’ un grande successo, annunciato. Provate le tagliatelle con il ragù di Lampredotto.
VARESE
Confermatissimo IL GESTORE di cui ci aveva già parlato Giuseppe Sciascia. (Viale Padre G. B. Aguggiari, 48, 21100 Varese VA. Tel: 0332 236404)
Situato a 3 minuti di auto da Masnago, locale perfetto per una cena importante, sia per l’ambientazione (villa settecentesca con parco) che per la qualità delle proposte. Sapori stuzzicanti e intriganti per tutti i piatti, seguendo la stagionalità dei prodotti (selvaggina in autunno, bolliti d’inverno, pesce in estate) con la chicca finale di un carrello dei dolci da sogno per i ghiottoni. Per chi sceglie il percorso completo si va oltre i 70 euro, a curare la carta dei vini c’è un ex campione d’Italia Cadetti (Diego Di Ghionno, figlio dello chef Benito, vinse il tricolore 2001 a Loano col Campus di Cedro Galli).
Se volete “salire” in un posto speciale come il Sacromonte e fare visita a un grande Chef, c’è Silvio Battistoni al Ristorante Albergo Le Colonne. (Via Fincarà, 37, 21100 Varese VA Tel: 0332 220404)
Mare e monti interpretati divinamente se volete un pranzo o un dopo partita abbastanza importante. Se invece volete una cosa più easy, c’è la proposta bistrot del pranzo che non è affatto da sottovalutare.
Io mi sono sempre trovato molto bene anche alla Tana d’Orso a Mustonate, location tra l’altro fantastica. (Via Mottarone, 43, 21100 Varese VA. Tel: 0332 320392)
Per la pizza a Varese ci sono due approdi sicuri: la Motta è sempre una garanzia, locale storico nel cuore della città a non più di 100 metri dalla sede di Pallacanestro Varese in piazza Monte Grappa. Un must per gli amanti della pizza maxi, servita su taglieri di legno con ampissima varietà di scelta e accostamenti sfiziosi di ingredienti di tutti i tipi. Almeno 50 alternative tra pizze tradizionali, con impasti speciali e bianche, con 20-25 euro si soddisfano appetiti robusti e palati desiderosi di stimoli particolari nel più classico del “pizza&birra” post partita. (Piazza della Motta, 1, 21100 Varese VA. Tel: 0332 231800)
La Piedigrotta interpreta come meglio non si potrebbe la tradizione napoletana e ti va venire voglia di andarci solo aprendo il sito (fatto molto bene) e scorrendo il menù. (Via gian Domenico Romagnosi, 9, 21100 Varese VA. Tel: 0332 287983)
Troverete sempre il mio caro amico Davide Minazzi seduto a un tavolo da Venanzio. In via Olona 38 a Induno Olona, poco distante la Lindt (0332 200333). Da Venanzio ho passato momenti davvero speciali, che riprendono vita ogni volta che “Minaz” mi manda un paio di foto dei suoi passaggi in quelle sale calde e accoglienti, come accaduto l’altro giorno. Tartare e risotto sono i suoi storici cavalli di battaglia.
AVELLINO
L’amico Antonello Nevola è sempre una garanzia: per la guida del 2018 ci sdogana subito tre nuove proposte.
Fresc_o è un nuovo “CONCEPT” in pieno centro città dove ristorazione e pescheria diventano un tutt’uno. Trattoria Pescheria Le ricette irpine nei suoi piatti di mare Immaginatevi di mangiare in una Cucina! Al bancone o al tavolo viene servito solo pescato. Una bella atmosfera, ottimo menu, ma perfetto anche per un aperitivo originale. Il locale si trova in via Via Ferdinando Iannaccone, 7 (Tel 329 983 4650)
Hirpinian Cluster (via Luigi Amabile 4) nasce con l’intento di convogliare all’interno della propria realtà aziende irpine di produzione enogastronomica. Bistrot molto carino, caldo ed accogliente.. tavoli sia all’interno del locale sia all’esterno sotto un porticato. Personale molto attento, cordiale disponibile e sorridente. Il menù comprende diversi secondi e contorni. Davvero un bel locale, piatti semplici ma di ottima fattura con alta qualità degli ingredienti. Carta dei vini ampia, arricchita da selezionate cantine locali.
Infine Da Ciccio all’Agorà, per la pizza, in via del Gaizo Modestino (0825 460491)
L’ambiente è accogliente e carino, piace molto l’idea di aver ricreato una piazza attraverso diversi dettagli. Dalla pizza alla ristorazione qualsiasi esigenza sarà ben accontentata in questa struttura. Pizze particolari fatte con ricette innovative ma tra le specialità della casa vi è il baccalà preparato secondo le tradizionali ricette irpine.
Inoltre.
Per il pranzo prima della partita vi mandiamo ai Feudi di San Gregorio a Sorbo Serpico, dove Paolo Barrale continua a fare meraviglie alla Marennà. (Localita Cerza Grossa, 83050 Sorbo Serpico AV. Tel: 0825 986666)
Pesce che sa di Sicilia e Costiera, una pastiera destrutturata che fa miagolare.
Varrebbe la pena fare un viaggio nella non lontana Telese Terme, cittadina nota fino a qualche anno fa solo per i suoi centri termali, oggi per la grandezza di due cucine che sanno di miracoloso.
Settemila anime conta Telese Terme, e ben due ristoranti con la stella Michelin. Kresios di Giuseppe Iannotti avevamo già avuto modo di testarlo in qualche modo. Così come la cucina di Luciano Villani del ristorante Locanda del Borgo all’interno dell’Aquapetra Restort & Spa dove trasorsi momenti indimenticabili con due fidi collaboratori come Oldrini e Sbrolla. Vale la pena una trasferta con Telese Terme tappa irrincunciabile? Assoluatamente si.
KRESIOS: Via San Giovanni, 59, 82037 Telese BN Tel: 0824 940723
LOCANDA DEL BORGO: SS372, 1, 82037 Telese BN Tel 0824 941878

Torniamo dalle parti di Avellino, esattamente alla Sirena a Mercogliano. (Via Nazionale Torrette, 83013 Torelli-torrette AV)
Vicino al casello di Avellino ovest, un locale romantico e raffinato gestito dalla signora Carmen che serve un pesce sempre da urlo alle pendici del Montevergine. Per rimanere sbalorditi chiedete i crudi e scegliete un Greco di Tufo. E’ davvero un piccolo gioiello.
Last but not least, un posto in cui ho sempre trascorso momenti assolutamente magici. Da Martella, in centro, la domenica potete andarci solo a pranzo. Ma lì trovate la vera tradizione avellinese dal 1921. (Via Chiesa Conservatorio, 10, 83100 Avellino AV. Tel: 0825 32123)
BOLOGNA
Qui come sempre entra in scena l’amico giornalista Daniele Labanti
Confermatissimo Oltre. (Via Augusto Majani, 1, 40122 Bologna BO. Tel 051 006 6049)
Un posto che nasce dall’incontro tra Daniele Bendanti, già Chef di Osteria Bottega, tempio bolognese dei sapori della tradizione, con un piccione che ha fatto la storia in città; Lorenzo Giacomo Costa, cresciuto al ristorante di famiglia, il “Battibecco”; e Jacopo Pozzati, il basket e l’arte nelle vene, con una passione pazzesca per tutto ciò che è buono e bello. Informale e elegante come funziona oggi, Oltre è un perfetto connubio tra tradizione e innovazione. Ovviamente da non perdere, per gli amanti del genere, il piccione a varie cotture,il patè dei suoi fegatini,cavolo cappuccio e prugne. Per chi preferisce il pesce c’è il polpo Polpo croccante cotto a bassa temperatura con il suo succo,cicoria e purè di sedano rapa.
La Bottega di via Montegrappa è un posto che ci sta a cuore e che merita davvero. (Via Monte Grappa, 13, 40121 Bologna BO. Tel: 051 648 6561)
La Bottega di via Montegrappa gestita da Massimo Crudeli unisce una grandiosa cantina a una proposta ricercata di piccole porzioni che vanno dalla tradizione emiliana fino alla Francia. Una sorta di tapas bar nostrano, dove uscirete sazi e felici. Telefonate per conoscere gli orari domenicali, che comunque non vanno oltre le 19.30: un posto perfetto, quindi, per un brunch veloce o un gustoso aperitivo pre partita.
Se cercate qualcosa di bolognese che più bolognese di così non si può, citofonate Bertozzi. (Via Andrea Costa, 84/2/D, 40134 Bologna BO. Tel: 051 614 1425)
Gestita con amore dal grande tifoso fortitudino Fabio Berti, propone piatti della tradizione dai primi, ai secondi, fino ai dolci. Ambiente carino e informale, dove poter proseguire la discussione sulla partita appena finita. Se telefonate, potete mangiare anche un po’ più tardi rispetto al canonico orario di cena. Il ristorante è in via Andrea Costa a due passi dallo stadio Dall’Ara.
E’ sempre una bella esperienza andare da Quanto Basta. (Via del Pratello, 103, 40122 Bologna BO. Tel: 051 522100)
In via del Pratello, strada cult della movida giovanile e universitaria con i baretti, i locali e la gente che sorseggia vino all’aperto, anche d’inverno. Il ristorante merita la menzione per la ricercata cucina romana, ma potrete anche fermarvi nelle altre osterie che trovate sotto i caratteristici portici del centro bolognese. Qualcosa che attirerà la vostra attenzione lo troverete di sicuro.
Poi c’è Ranzani 13.
Subito ai margini della zona universitaria, in via Ranzani, (Tel 051 849 3743) è sorta da qualche anno questa pizzeria gourmet amatissima dai bolognesi. Pizze di tutti i tipi e di tutte le farine, realizzate con la collaborazione di alcuni dei marchi più noti nel settore del food italiano. Locale enorme, rumoroso e stravagante. L’esperienza merita una visitina, ma ricordatevi di prenotare oppure scordatevi di mangiare.
La pizza a Bologna si mangia alla Bella Napoli d’Amore.
La Bella Napoli in via San Felice (Tel 051 555163) è il ritrovo doc degli appassionati cestistici bolognesi. Da sempre covo del dopo partita negli anni Ottanta, quando Basket City è diventata Basket City e il locale era frequentato dai giocatori. La gestione è cambiata, il ristorante è stato ampliato e rinnovato, non si mangia più solo pizza (che resta, comunque, tra le migliori della città). A cento passi dal PalaDozza.
Sega è invece un localino di nuova concezione in via San Mamolo 25 (Tel 051 991 9155)creato dal famoso DJ Uovo, utilizza materie prime di qualità e propone pizza al taglio “da sega”, appunto. Farine di ogni tipo, condimenti di prim’ordine, si avvale della collaborazione del Forno Brisa, realtà di grande ascesa nel panorama regionale. Da assaggiare le birre artigianali dal nome “local” come Sorbole e Socmel. Pochissimi posti a sedere ma l’idea di pizza al taglio regala un veloce turnover della clientela.
Infine celebriamo l’apertura di FICO segnalando uno dei ristoranti che sono sorti all’interno del sogno fattosi realtà di Farinetti: la Locanda dell’uovo del super Chef faentino Fabrizio Mantovani a FICO Eataly World, dove si mangiano – giustappunto – le uova cucinate in ogni modo. Sode, al tegamino, strapazzate, barzotto, in frittata o crêpes e altri 1000 modi. Un bistrot che ha fatto delle uova il baricentro del proprio menu.

TRENTO
A Trento si mangia una pizza buonissima da Albert, ma ahime la domenica il locale è chisuo. Se arrivate il sabato sera, approfittatene. Cura negli impasti e nella ricerca della materia prima.
La Locanda Margon vale la visita, assolutamente: per intenderci siamo a casa della famglia Lunelli, ovvero i signori delle bollicine Ferrari. C’è abbastanza poco da aggiungere, se non che lo Chef, Alfio Ghezzi, è proprio bravo. (Via Margone, 15, 38123 Ravina TN. Tel: 0461 349401)
Da casa Ferrari a casa Forst. Forsterbrau is the place. (Via Paolo Oss-Mazzurana, 38, 38122 Trento TN. Tel: 0461 235590)
Vietato esimersi da una visita a casa Forst. Birra ce n’è quanta ne volete, che potete accompagnare con taglieri, risotti, strangolapetri, canederli, piatti dell’amicizia o del mastro birraio, salsiccia con polenta e funghi, un classicissimo piatto di speck ma anche più semplici insalatone come la Dolomitica: insalata mista, funghi porcini conservati in olio extravergine d’oliva, formaggio nostrano, crostini di brezel.
Villa Madruzzo piace sempre tanto all’ Assistant Coach Vincenzo Cavazzana: si tratta di un ristorante che è anche albergo in mezzo a un vigneto. A 4 km dal centro una bella location per rilassarsi (c’è anche il centro benessere )e mangiare bene. Una roba di classe che può diventare una bella idea per un weekend trentino. Cercate di sedervi nella sala più riservata, che è ospitata all’interno di una vecchia cappella della Villa. (Via Ponte Alto, 26, 38121 Trento TN. Tel: 0461 986220)
Last but not least a 15 km dal centro città è assolutamente consigliata una gita fuori porta a Calavino, nella dimora d’altri tempi di Castel Toblino, un posto assolutamente immaginifico tra fiaba e mistero dove potete gustare una delle migliori cucine di Lago del Nord Italia, ma non solo, grazie all’estro dello Chef Stefano Bertoni. (Localita’ Castel Toblino, 1, 38072 Calavino TN. Tel: 0461 864036)
CAPO D’ORLANDO
Sempre caro mi è stato e mi è L’ODEON dal grande ROSARIO. E’ stato prima la casa di Pozzecco e poi quella di Basile, che ci porta il pesce che pesca e poi se lo fa cucinare divinamente. Prenotazione obbligatoria dopo la partita, altrimenti non si entra nemmeno. (Piazza P. Caracciolo, 18, 98071 Capo d’Orlando ME. Tel: 0941 901467)
Super conferma per il Pepe Rosa, una autentica certezza in città. (Via Alessandro Volta, 45, 98071 Capo d’Orlando ME. Tel: 0941 902212)
Il locale che mancava in città, quello del “salto di qualità” in termini di eleganza e raffinatezza. Un 2017 ad altissimo livello nella proposta di ristorazione e nei risultati raggiunti dal locale, sicuro la materia prima è di grandissima qualità e la sanno cucinare bene. Infatti è aperto da un paio di mesi, mixa tradizione e innovazione, azzarda accostamenti. In cucina c’è una donna, bravissima.
Una new entry che vive di pure contaminazioni è Disiu, in Contrada Bruca 44, tra l’Oriente e la Sicilia con il desiderio di offrire qualcosa di nuovo. I piatti parlano, e promettono.
Ci sono poi le grandi certezze di una zona di Sicilia che si divide tra mare dai colori unici e i Monti Nebrodi, tra pesce e suino nero.
Alla Trattoria dei Fratelli Borrello a Sinagra si sta in grazia del Signore. Salumi e formaggi di produzione propria, che cantano in gola. Non andatevene senza aver comprato qualcosa dal punto vendita, qui c’è un prosciutto crudo che sembra Patanegra. (C.da Forte,98069 Sinagra (ME) Italia Tel. +39.0941.594844).
E’ sempre di altissimo livello la proposta di pesce de I Carusi, davanti al mare e alle isole, come mi testimonia Meo Sacchetti dalla sua ultima visita in città. Locale da circoletto rosso se ce n’è uno (via Andrea Doria 22, Tel 0941 914141)
Se poi la partita della vostra squadra a Capo d’Orlando capita in mesi coperti dagli aliscafi che portano alle EOLIE, è pressochè obbligatorio imbarcarsi per Salina per andare a scoprire la cucina immaginifica di Martina Caruso da Signum, che sta aperto da Pasqua fino a fine ottobre. Qui si va in Paradiso. Identià Golose l’ha addirittura votata Chef dell’Anno).
Su di Lei e sui fratelli Caruso trovate ampia bibliografia in rete.
CREMONA
Prima della partita è d’obbligo una visita alla Cascina Lago Scuro a Stagno Lombardo. Da quando venne organizzato là il primo evento Basket Kitchen nella storia di tempo ne è passato tanto, e sono proprio felice del percorso e del successo che un posto magico come Lago Scuro sta ottenendo. E’ tutto meritato. E’la bellissima storia di una visione che è asilo nido, azienda agricola, bed & breakfast, spaccio di prodotti memorabili come formaggi, carni e pane e ovviamente un ristorante sempre più interessante e di successo. (Via Pagliari, 54 26049 Stagno Lombardo CR Tel +39 0372 57487)
Si mangia e si dorme anche in pieno centro città alla Locanda Torriani (Via Janello Torriani, 7, 26100 Cremona Tel 0372 30017), di cui vi abbiamo già parlato ma che è sempre cosa buona e giusta mettere in agenda. Un mix di tradizione e contemporaneità nella proposta: tortelli di zucca, mostarda e mousse di torrone e non sbagliate mai.
Apena ppena fuori Cremonac’è L’Osteria de l’Umbreler (Via Mazzini, 13, 26030 Cicognolo CR Tel 0372 830509) dove si va per un piatto di marubini in brodo, oppure le lasagne con zucca e salsiccia, lo stracotto di asinina con la polenta e tutto ciò che la quarta generazione della famiglia propone con cura della materia prima e preprazioni fatte in casa: dai salumi di maiale oppure di oca alle frittate e giardiniere preparate da mamma Rina, fino ai brasati al Barolo, ai bolliti ed ai cotechini.
Se avete voglia di mare in una cascina ristrutturata fuori porta, La Golena (Bosco Ex Parmigiano Gerre de’ Caprioli (Cr) Via Poderetto n. 22 Tel.: 0372 463193) è un posto interessante. E anche molto bello come da immagini che seguono. Lo staff nella sua intierezza era precedentemente in scena a La Bastida a Castelvetro Piacentino.
Il giro a Cremona si chiude col Bacco Toscano a Sesto e Uniti (Via Cavatigozzi 34 Sesto ed Uniti, 26028 Cremona Tel 0372 76360). Polenta, cinghiale, funghi e grandi fiorentine per gli amanti della ciccia.
SASSARI
Dove, se non Al Quirinale da Tony? Ne abbiamo sempre parlato stravolentieri perchè Tony (Via Camillo Benso Conte di Cavour, 3, 07100 Sassari Tel 079 232363) ti fa sentire a casa tua. A Sassari si va “a mangiare da Tony”, un must nel dopopartita con tanto di schermi per vedere i posticipi, pesce e pizze come se piovesse, una cantina solida e una bella veranda esterna quando fa più caldo. Una certezza.
A Sassari ho sempre mangiato divinamente da Giamaranto, un posto elegante in cui si cucina il pesce bene, senza fronzoli e senza pecche. (Via Alghero 69
07100 Sassari Tel 079 274598).
A Sassari si mangiano anche panini piuttosto divini come quelli di Renato e del suo Fast Food Refral (via Roma 118, Tel .079 267 0032) Un vero e proprio tempio in cui si va in pellegrinaggio, da generazioni, per gustare i panini migliori della città. Circoletto rosso per HAMBOVO, e già il nome è una garanzia: un panino XXL ripieno di hamburger, uova al tegamino, formaggio, pomodoro, salsa rosa, ketchup, con tante belle patatine fritte. Chi offre di più?

CANTU’
La squadra brianzola gioca anxora al Pala Banco Desio, ragion per cui dobbiamo concentrarci – come accaduto l’anno scorso – su locali e consigli nell’area desiana.
Secondo Don Virginio Bernardi e non solo lui (penso ad esempio al coach di Legnano Mattia Ferrari) Anima e Pizza a Muggiò ( Via E. Villoresi, 19, 20835 Muggiò Tel 039 278 9105) è la migliore pizzeria al metro del nord Italia.
Io la ricordo bene perchè ci sono stato, ed ho mangiato benissimo.
Muggio is The Place to Be, verrebbe da dire, se è vero che li si va anche da Pane e Trita, in via Cattaneo 7 (Tel 039 278 1846), un locale che tra l’altro trovate anche a Seregno in via Montello 27. Quello di Seregno è il primo nato di un progetto che mixa come meglio non si potrebbe steackhouse e pizzeria. Sul sito ci sono foto che parlano e si fanno mangiare con gli occhi. Approfittiamone
Ancora burger e pizze, questa volta a Desio per la Birreria Italiana che si conferma. Anche qui un pò di States in Branza: hamburgers e birre, ma anche pizze al trancio e una montagna di cose fritte: of course le patatine, poi olive, mozzarelle, arancini, pollo, jalapenos e degli autentici cult chiamati bisunti. Qualche esempio? La classica salamella coi peperoni arrostisti, cipolla, formaggio fuso e maionese, la variante con la ‘nduja. Salsiccia e friarielli con la scamorza, e l’Immancabile porchetta. (Via Forlanini, 71/A, 20033 Desio. Tel: 0362 148 4860)
Last but not least Ivan Papaianni, presidente dell’Aurora Desio, ci prende per mano e ci porta fino a Canonica di Triuggio all’Enosteria Lipen (Via Paolo Taverna Conte, 114, 20844 Canonica MB, Italia Tel 0362 919710) La vera pizza napoletana, tra l’altro pluridecorata, un tripudio di farine ricercate e birre artigianali, in un locale di recentissima ristrutturazione (ha riaperto il 22 novembre).
VENEZIA
A Mestre bisogna andare al Baccalàdivino in via Gazzera Alta 102 (Tel. +39 041 91 45 60). Era un negozio di alimentari, da anni è un tempio del Baccalà guidato dallo Chef Franco Favaretto.
Il locale si divide tra trattoria e pizzeria, ma qui si va per il baccalà: dal tradizionale baccalà mantecato per l’antipasto alle tagliatelle al ragù, ovviamente di baccalà. Vale la visita.
Sempre a Mestre, se non avete tempo per fare i turisti e volete provare qualcosa di curioso e rapido. sta destando molta curiosità il progetto di Officine Italia, che ha aperto un ristorante dentro il Centro Commerciale Auchan. E’ una delle ultime grandi sfide dei centri commerciali, alzare il livello di ristorazione e di intrattenimento. Dalla colazione al dopocena (rimane aperto fino alle 01), l’offerta è immensa: oltre 2000 mq al primo piano del centro, dei quali 150 destinati alle eccellenze enogastronomiche. Ci sono 350 coperti e otto laboratori di produzione: cucina, griglia a carbone vegetale, pizzeria, il mercato, le botteghe del gelato, del pane, del pasticcere e del caffè. Lo trovate presso il Centro commerciale Auchan – Porte di Mestre Via Don Federico Tosatto 22 Mestre, al primo piano. Buon appetito!
Altro polo commerciale e altra corsa, questa volta una vera e propria pausa scenica in pieno centro a Venezia. Ecco Amo, ultima creatura della famiglia Alajmo, nato all’interno del T Fondaco dei Tedeschi, un centro commerciale di lusso a Venezia, un posto che oltre a ospitare negozi che faranno drizzare le antenne alle Signore gode di una terrazza panoramica magnifica. Amo è il frutto della collaborazione tra i fratelli Alajmo e il famoso designer Philippe Starck. Ci si può fare colazione, pranzo e anche cena. Non è esattamente un posto che capita tutti i giorni, quindi non mancatelo.
Qui ci sentiamo però di consigliarvi qualcosa di davvero caratteristico e unico, la gita tra i bacari che servono da decenni quello che oggi si chiama Street Food.
Venezia è piena di cibo di strada, bacari in cui si mangiano spuntini divini e che vi consiglio di girare senza risparmiarvi, stuzzicando godendovi appieno una delle città più belle del mondo.
Ci sono un paio di siti di cui mi fido che recentemente ne hanno parlato con dovizia di particolari.
Una selezione fatta dal blog di Luciano Pignataro, con un Best of The Best of the Best di chi come Francesco Lazzarini frequenta Bacari da 40 anni.
Ancora più recente – solo di qualche giorno fa – il post che ha dedicato ai Bacari il sito Dissapore. Qui ce ne sono dieci
Su un paio di cose ci troviamo tutti d’accordo, anche per esperienza personale: ovvero Cantinone (che purtroppo però la domenica è chiuso ) e Gislon quest’ultima una rosticceria fighissima dove si può consumare tutto ciò che si vede. Si trova in Calle della Bissa – San Marco 5424a Tel. 041.5223569
Per una selezione il più baskettara possibile, ho chiesto aiuto a Frank Vitucci, da qualche settimana sulla panchina di Brindisi, al quale ho chiesto le sue top picks di bacari divisi per zone della città.
Cannaregio: Paradiso Perduto, Alla Vedova e Vino Vero.
San Marco: I Rusteghi e Al Volto
San Polo: Cantina do Spade e Ai do Mori
Sestiere Castello: Osteria al Portego e Aciugheta
Dorsoduro: Cantinone e Osteria da Codroma
REGGIO EMILIA
Per Reggio Emilia la mia amica Daria Moretti (e suo marito Luca Villa), sono sempre pusher di indirizzi imperdibili.
THE BLENDER PUB – Via Nicolò Copernico 26, Reggio Emilia
La migliore proposta in città in fatto di cucina da pub e birra artigianale. L’ambiente è informale ma definirlo hamburgeria sarebbe riduttivo, in quanto all’ottima scelta di panini alla carta si affiancano piatti unici e proposte del giorno diverse a seconda della stagione, elencate sulle lavagne ai muri. Cucina curata, che si nota dalla scelta di carni di prima qualità all’attenzione per la provenienza delle materie prime – da segnalare il pane fornito dal “mitico” forno del Gattaglio. Si possono anche gustare specialità tedesche come stinco o wienerschitzel gigante. Molto gustosi anche i fritti e i dolci, tutti fatti in casa. L’offerta delle birre è frutto di passione e di un’attenta selezione operata dai proprietari nel corso dei loro viaggi, che li ha portati a preferire l’importazione diretta da microbirrifici cechi, tedeschi e italiani. Potete trovare anche IPA, APA e un’ottima riserva di birre belga, acide comprese.
TABARIN OSTERIA POPOLARE – Piazza Prampolini, Galleria Santa Maria, Reggio Emilia (tel
Locale situato in pieno centro storico, sotto una splendida galleria in stile liberty che si affaccia su piazza Prampolini, arredato come una vecchia osteria con le caratteristiche tovaglie a quadrati rossi e bianchi, ideale èer il pranzo pre partita. Menù ampio e improntato sui primi della tradizione, con tante specialità reggiane (ottima selezione di tortelli di tutti i gusti) e alcune romanesche (cacio e pepe o rigatoni alla gricia). Tigelle, gnocco fritto, taglieri di salumi e formaggi tipici, pasta tirata a mano e tanta cordialità sono il giusto mix che fanno di questa osteria il luogo perfetto dove trascorrere una serata sentendosi a casa.
NUOVA PIEDIGROTTA 2 – Via Emilia All’Ospizio 50, Reggio Emilia
La migliore pizza di Reggio Emilia. Si possono scegliere diversi tipi di impasto: sottile e croccante, integrale, senza glutine, ma il top resta quello napoletano, alto e morbido. Se il vostro obbiettivo è una pizza eccellente fatta con ingredienti di prima qualità e cotta con maestria nel forno a legna, questo è il posto giusto. Chi invece è alla ricerca di qualcosa di diverso dalla pizza rimarrà sorpreso dalle numerose proposte della cucina, soprattutto dai piatti di pesce. Una garanzia.
RISOTTERIA DAI C’ANDOM – Via Aspromonte, 28, Cavriago (Reggio Emilia)
Alle porte di Reggio, una proposta originale che si è dimostrata una vera rivelazione. Il loro motto è “il nostro miglior ingrediente è il sorRiso”, e non potrebbe essere altrimenti per un locale che vanta una selezione di oltre 500 risotti che variano di settimana in settimana in base alla stagionalità degli ingredienti e all’inventiva del cuoco. Tutti deliziosi, impossibile stancarsi (d’obbligo assaggiare il risotto all’ubriaca, unico fisso in menu). Il menu offre anche un’ampia selezione di hamburger, ottimi antipasti (da non perdere il tosone avvolto nella pancetta e i salumi con polenta fritta) e dolci fatti in casa (uno su tutti, la mascatella: mascarpone e Nutella. Deliziosa).
TAVERNA MYKONOS – Via Fratelli Bandiera, Reggio Emilia
Se volete mangiare tortelli o cappelletti, recatevi altrove. Se invece vi viene una voglia improvvisa di Grecia, allora è d’obbligo una tappa al Mykonos, una vera taverna greca gestita da veri greci nella prima periferia di Reggio Emilia. I piatti proposti, oltre ad essere ottimi, rispecchiano fedelmente lo stile greco e si può veramente sperimentare qualsiasi cosa, magari lasciandosi consigliare dal preparatissimo Dimitri: tutto delizioso, dagli sfiziosi antipasti – pita e salse fatte in casa, tra cui uno tatziki sublime, dolmadakia perfette, peperoni ripieni e caprini gustosissimi – ai primi/secondi – da non perdere la moussaka, soffice e abbondante, e gli spiedini souvlaki merida. Il tutto annaffiato da ottimo vino sfuso tipico greco. Quanto ai dolci, peccato dover scegliere, perché sono tutti molto buoni, dagli yogurt aromatizzati alle paste sfoglia con frutta secca etc.
TORINO
Per Torino ci sarebbe da scrivere un libro a parte. Manco un post basterebbe. Per anni ho considerato Torino e la cucina piemontese quanto di meglio si potesse chiedere per soddisfare il mio palato. Ciò che propone Torino è abbastanza unico, speciale, è una città che nel cuor mi sta profondamente.
Uno dei miei preferiti in assoluto è Magazzino 52 in Via Giolitti 52/A (011 427 1938) c’è una grande selezione di bottiglie di vino in uno spazio estremamente contemporaneo, il problema sta che il locale la domenica è chiuso. Se arrivate in città la sera prima, non potete esimervi.
Purtroppo vale lo stesso discorso, quello della chiusura domenicale, per un altro posto di culto come il Consorzio (Via Monte di Pietà, 2310122 – Tel. +39 011.276.76.61). Un altro pianeta per quanto riguarda i formaggi e i vini. Piace pure a Carlo Verdone, che dire di più?
Poi c’è Gaudenzio, in via Gaudenzio Ferrari al 2 (011 860 0242), con la proposta wine bar e quella bistrot, e almeno lui alla domenica, ma solo a pranzo, lo potete “attaccare” con la certezza di passare un paio d’ore in grazia del Signore.
Al Contesto Alimentare andate a colpo sicuro: è uno spazio contemporaneo, di quelli che piacciono a me, il menù varia a seconda di ciò che offre il mercato dei contadini e dei produttori amici, riserva sempre belle sorprese, e la carta dei vini non tradisce mai. La domenica è sempre aperto! (Contesto Alimentare via dell’Accademia Albertina, 21/E tel 011-817.86.98).
Per magiare del pesce in manieta un pò diversa, nel quartiere di San Salvario, il consiglio è quello di fare un salto alla Gallina Scannata in Largo Saluzzo 25 (011 650 5723). Fanno della tapas fenomenali, ricche di idee e di contaminazioni. Ne stanno parlando un pò tutti.
Un concetto che funziona bene oggi, anche a Torino, è quello del ristorante, cocktail house con pizze gourmet. In città spopola Opposto (Piazza Vittorio Veneto, 1 Tel: 011-8120744), un gran bel locale con una ricchissima selezione di drinks, tapas e pizze, nel formato piccolo e grande.
Per gli amanti della birra è impossibile esimersi dal fare una visita a Teo Musso e a quella cosa magnifica che è Baladin.
C’è il primo nato che è Open Baladin Torino in Piazzale Valdo Fusi (011 835863) e poi il Petit Baladin Torino in Via Saluzzo, 21 (011 698 3360), quest’ultimo sempre in San Salvario, in uno stile vintage con mobili e lampade in tema accostati volutamente in maniera “alternativa”. Le birre di Musso non hanno bisogno di presentazioni, la proposta di cibo è varia e interessante.
L’Amico Piero Guerrini qualche tempo fa vi aveva parlato dell’Acino, di Scannabue (la Gallina Scannata è un loro spin-off), di Magorabin e Mare Nostrum: sono tutti ancora super operativi e di grande successo. Meritano una visita come gli altri.
In via Legnano 14 c’è Libery (011 45 46 040) quartiere Crocetta, c’è una pizzeria che va per la maggiore, che si accompagna con un menù altrettanto solido e una ricca selezione di birre artigianali.
Chiudo questa edizione della Guida affidandomi all’estro di Peppe Poeta, che è sempre una garanzia in fatto di buoni consigli.
Alla Trattoria Fratelli Bravo in corso Moncalieri 478 (011 661 0435) mangiate grandi tartare e potete incontrare un pò di movida calcistica. Anzi, ci trovate LA movida calcistica di Juve e Toro.
Per la carne Peppe vi manda da Manzò in via Gramsci 1 (011 020 8230): un proprietario simpaticissimo (Beppe), si entra come in macelleria, si sceglie il pezzo di carne e il tipo di preparazione. Consigliatissimo anche per i formaggi. Particolare da non sottovalutare: il locale è molto bello, contemporaneo, tutto a vista.
Chiudiamo i giochi con Fratò, un ristorante di pesce gestito da una famiglia siciliana che è entrato nel cuore di Peppe così come era accaduto con Alessandra Rucco l’anno scorso. Siamo in via Andrea Doria 11B (011 19703744), dominano in crudi e sono imperdibili i paccheri al pistacchio con gamberi rossi di Mazara. E il tonno Federico, appena scottato con un pesto leggero e datterini. Dolci tipici (cannoli, cassata) tutti rigorosamente fatti da loro e una bella scelta di vini e ottima accoglienza.
Alla prossima!!!
Gianmaria Vacirca